RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Esprimiamo enorme soddisfazione per l’approvazione avvenuta martedì 20 Maggio, da parte della Giunta Regionale Abruzzese, della convenzione per il progetto finalizzato alla gestione delle attività scientifiche, didattiche e divulgative dell’Osservatorio di Geologia a Farindola.
Un traguardo a cui ambivamo da tempo e che non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di quanti, in questi lunghi anni, hanno lavorato al nostro fianco. Su tutti il Vice Presidente Regionale Antonio Blasioli, promotore della legge in questione e del Consigliere Vincenzo D’Incecco per averla sostenuta in sede di promulgazione.
L’Osservatorio di Geologia di Farindola, fu attivato nel novembre del 2000 dall’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga sulla base di una convenzione con Provincia di Pescara, Comune di Farindola e Università D’Annunzio sotto la guida dell’allora Direttore Prof. Leo Adamoli.
L’Osservatorio si è sin da subito affermato quale importante sede didattica e divulgativa per quanto concerne la conoscenza del territorio e dei rischi geologici connessi, promuovendo attività che sono sfociate anche nella produzione di alcuni quaderni scientifici destinati a docenti e studenti delle scuole superiori, prima di essere interrotto nel 2005 con la cessazione della convenzione.
Le calamità naturali che hanno contraddistinto l’ultimo decennio hanno portato alla ribalta il tema della fragilità del territorio e la necessità di affrontare il rischio idro-geologico con interventi di prevenzione e mitigazione del rischio.
E’ proprio alla luce della sequenza sismica che ha interessato l’Appennino centrale a partire dal 2016, dell’evento valanghivo culminato nella tragedia di Rigopiano, dei numerosi fenomeni franosi e le violente mareggiate sulla costa che hanno riempito le cronache dei giornali, che è nata in noi l’idea di rilanciare l’attività dell’Osservatorio Geologico di Farindola per farne un punto di riferimento per la ricerca scientifica, lo studio e la diffusione di una diffusa cultura Geologica.
Occorre infatti operare un cambio di paradigma, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni, affinché l’ambiente che ci circonda non venga più percepito come qualcosa di statico, immutabile nel tempo, un bene inesauribile da poter utilizzare senza limiti e condizioni, ma come il prodotto di una storia Geologica in continua evoluzione che è opportuno conoscere al fine di imparare a convivere con le dinamiche naturali in atto.
Insomma, la Geologia costituisce con ogni evidenza uno strumento culturale imprescindibile per lo sviluppo sostenibile di ogni società, perché può fornire quelle chiavi di lettura che consentono di prevedere gli scenari futuri.
Sulla base di questi presupposti si è sviluppato un dialogo particolarmente proficuo sfociato nella stipula della convenzione tra più Enti che siamo certi sappiano mettere a disposizione le proprie competenze e creare le sinergie per potenziare la struttura trasformandola in un Polo d’eccellenza al servizio della collettività.
Oltre al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e al Club Alpino Italiano, concorreranno alla gestione dell’Osservatorio di Farindola, il Comune di Farindola, la Società Geologica Italiana, il dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università D’Annunzio di Chieti e la stessa Regione Abruzzo.
Ognuno offrirà un prezioso contributo nel suo campo, promuovendo attività che vanno in varie direzioni: tutela e valorizzazione del patrimonio Geologico, ricerca scientifica, studio e censimento dei Geositi, analisi delle problematiche Geologico-ambientali, rilevamento e monitoraggio del territorio, organizzazione di forum, seminari, escursioni Geologiche e promozione del Geoturismo.
La struttura potrà inoltre sviluppare collaborazione con altri Enti di ricerca e soprattutto affiancare le pubbliche Amministrazioni suggerendo interventi ispirati allo sviluppo sostenibile e azioni di prevenzioni in risposta al cambiamento globale.
Questa è l’occasione per ringraziare tutti gli Enti aderenti, la Giunta regionale e i Consiglieri regionali coinvolti e tutte quelle persone vicine e lontane che a vario titolo ci hanno indirizzato e sostenuto.
Infine, un plauso a noi stessi, piccola Sezione territoriale del CAI che ha saputo trovare al proprio interno la volontà e la caparbietà per superare le difficoltà e raggiungere questo ambizioso obbiettivo.
Grazie, grazie, grazie.
NB: L’Osservatorio Regionale di Geologia in questa prima fase avrà sede all’interno del palazzo Municipale di Farindola, ma il nostro augurio è che presto possa riprendere la sua sede naturale dentro quello che era il Centro Servizi del Parco, il giorno che saranno terminati i lavori di messa in sicurezza dello stabile. E con il museo del Camoscio Appenninico e gli altri servizi, fungere da volano per tornare a dare impulso all’economia locale.
Il Presidente Daniele Borgheggiani