PENNE -Va verso la conclusione il contenzioso tra sei ex dipendenti del Comune di Penne e l’ente vestino.

La vicenda risale a fine dicembre 2010, quando i sei lavoratori – Romina Giancaterino, Alessandro De Crollis, Melania Bianchi, Silvia Antonacci, Concetta Bennato e Caterina Pancione – non vennero stabilizzati sotto l’amministrazione dell’allora sindaco Donato Di Marcoberardino e, dopo aver lavorato negli uffici comunali chi da 22 anni e chi da 6 anni, si ritrovarono disoccupati. Da allora, tutelati dall’avvocato Federico Bianchi, i lavoratori hanno proposto ricorso nei confronti del Comune di Penne per vedersi riconosciuto il rapporto diretto con l’ente intercorso durante tutto il periodo lavorativo. Avevano tutti iniziato a lavorare per l’ente tramite la coop Centro servizi aziendali e poi, dopo essere stati assunti a tempo determinato dal 2007 al 2010, avevano chiesto la stabilizzazione. Per tre dei sei ex dipendenti comunali di Penne è già arrivata la sentenza di primo grado del tribunale di Pescara, tramite i giudici del lavoro Franco Di Pietro e Claudio Maffei. Il Comune di Penne è stato condannato a pagare in favore dei ricorrenti la somma complessiva di 128.167,34 euro, comprensiva di spese legali, più gli interessi e la regolarizzazione contributiva del rapporto di lavoro. «Il Comune di Penne», si legge nella sentenza, «utilizzava i dipendenti per mansioni diverse rispetto a quelle stabilite dalla convenzione con la cooperativa Centro servizi aziendali, utilizzandoli a tutti gli effetti come propri dipendenti alle dirette ed esclusive dipendenze degli ordini gerarchici comunali. La causa degli altri tre ex dipendenti del Comune di Penne si terrà il 16 dicembre per il caso di Alessandro De Crollis e Bennato e il 9 aprile 2015 per Giancaterino. «Siamo soddisfatti delle decisioni del tribunale del lavoro di Pescara e siamo fiduciosi per il buon esito degli altri tre procedimenti a tutt’oggi pendenti», ha detto l’avvocato Bianchi.(Il Centro/Francesco Bellante)