PENNE: COMITATO DI LOTTA PER LA SANITÀ VESTINA
Questa volta la protesta è guidata da Gabriele Frisa

Torna la protesta sulla situazione del San Massimo. Stavolta è il Comitato di lotta cittadino per la sanità vestina di cui è portavoce Gabriele Frisa di Rifondazione comunista ad organizzare per sabato pomeriggio una iniziativa di sensibilizzazione alle 15.30 in piazza Luca da Penne. A rialimentare le rimostranze il provvedimento con cui fino a settembre nel turno di notte la medicina non dispone di medici in servizio, ma solo reperibili, a causa della necessità di far smaltire le ferie a un personale già ridotto da tempo. In una nota si legge: ”La Giunta Regionale di centrodestra del Presidente Marco Marsilio e l’assessora alla sanità Nicoletta Verì hanno sferrato l’ennesimo attacco all’ospedale di Penne e all’area vestina. Infatti è stata sospesa la guardia medica notturna, nel reparto manca il medico nelle ore notturne, il servizio è garantito tramite reperibilità. Il tempo delle promesse è davvero terminato, giorno per giorno assistiamo allo smantellamento progressivo dell’ospedale di Penne. Dalla giunta regionale Chiodi a quella Marsilio passando per la giunta D’Alfonso nulla è cambiato: reparti chiusi e servizi ridotti. Per queste ragioni il comitato di lotta cittadino per la sanità vestina torna a manifestare a Penne. E’ ormai evidente che la politica dei tagli non porta risparmi, ma favorisce gli interessi delle cliniche private e da ultimo il mercato delle assicurazioni sulla salute. Se il diritto universale alla salute sancito dalla nostra Costituzione, diviene mero conto economico, allora questo diritto non esiste più. Invitiamo tutta la cittadinanza, le forze sociali, a partecipare e lavorare attivamente per la massima riuscita della manifestazione, chi lotta può perdere chi non lotta ha già perso”. 

Berardo Lupacchini

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