PENNE: ADESSO PETRUCCI DECIDA DAVVERO
L’ufficio tecnico e l’urbanistica esigono scelte vere

Il consiglio comunale sarà formato da Camplese, Semproni, Baldacchini, Tulli, Campitelli, Cardone, Chiarella, Domenicone, Marautti, Vellante e Severo per la maggioranza di “Penne viva” che sostiene il sindaco Gilberto Petrucci; Pizzi, Lucci e Ferrante per “Penne prossima,  mentre Frisa e Marini per “Penne ribelle”. Chi vince e chi perde. Di certo stravince Petrucci che ci ha sempre creduto ed ha sempre dichiarato di vincere largamente. Dietro di lui hanno pesato, e molto bene, le scelte di Giancarlo Bianchini che come l’altra volta con Semproni ha azzeccato tutte le mosse. In primis evitando di riabbracciare Ferrante, ormai destinato ad entrare nella storia di Penne come politico di lunghissimo corso ora dovrà fare letteralmente i conti con la propria eleggibilità. Di contro, il Pd esce a pezzi. Avrebbe voluto presentarsi agli elettori, sempre più sfiduciati ovunque ed anche qui al punto da disertare i seggi, con una lista rinnovata e con tanti giovani. La sconfitta sarebbe stata inevitabile contro un Petrucci molto attento e ben convinto da tempo di farcela. Ma avrebbe avuto un senso. Poi a pochi giorni dalla scadenza del 4 settembre è arrivato Luciano  D’Alfonso che ha cercato di costruire una grande alleanza basata sul calcolo matematico di questo tipo: non ci sono i grillini, quei voti tornano alla nostra base, Ferrante ci mette il suo storico contributo e noi beffiamo il giovane Petrucci con la candidata a sindaco che siccome dirige una scuola sa come si fa, è una donna, si presenta bene. Un ragionamento che ha provocato un disastro: astensionismo ed exploit di Frisa, piuttosto pronosticabile, hanno mandato in fallimento il Pd. Sul campo restano le macerie di un centro sinistra da rifondare. Adesso i cinque anni che cominciano dovrebbero essere impiegati per costruire qualcosa anziché ridursi, come è successo nella consiliatura appena archiviata, a non disporre di un’alternativa convincente. Esce a pezzi anche l’immagine dell’ufficio tecnico comunale. era troppo tecnico intorno alla Pizzi, istituto tecnico, l’ufficio tecnico, i tecnici alla Ferrante. Petrucci ha rivelato che c’;è da aspettarsi dei cambiamenti nella macchina comunale. Non è difficile ipotizzare dove. B.Lup.

 

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