PAGHIAMO TUTTO NOI, ORA BASTA! L’Inps vuole depotenziare, sbotta Semproni

Ora l’Inps, nel suo piano nazionale di declassamento, vorrebbe inserire anche l’agenzia cittadina, dopo che ha disdetto il contratto di locazione dell’immobile che dal ’93 lo legava ad un privato, sostituito dal Comune (il sindaco era Rocco D’Alfonso) che gli ha destinato, gratuitamente (utenze a parte), una ampia porzione del palazzo di giustizia.

Nella nuova sede dell’istituto di previdenza, già visitata dal neo direttore provinciale, si dovrebbero trasferire gli 8 dipendenti che si occupano delle pratiche di un bacino d’utenza di oltre 40 mila persone; il tutto a partire dal 2 gennaio 2018. Non solo i sindacati, ma anche Mario Semproni, il primo cittadino, non ci sta a subire un altro declassamento dopo quello piuttosto significativo dell’ospedale. “Ci opponiamo con fermezza. Si tratta di una scelta irrispettosa che ha una sola finalità: penalizzare una popolazione già duramente colpita dagli eventi calamitosi di gennaio!”, sottolinea il sindaco in una nota indirizzata al presidente del consiglio dei ministri Gentiloni, a quello della Regione D’Alfonso e naturalmente allo stesso Boeri, numero 1 dell’Inps. “L’ufficio vestino- insiste Semproni- opera in un’area penalizzata dalla crisi occupazionale dove risiede una popolazione anziana”. Ragion per cui, sottolinea l’amministrazione comunale da lui guidata, ha messo a disposizione gratuitamente dei locali comunali serviti da parcheggi. Ma la notizia pare un’altra. “Per mantenere attivi i servizi sul territorio-spiega il primo cittadino- il mio Comune è costretto ad accollarsi le spese di funzionamento come è già accaduto per il Centro per l’impiego, dell’ufficio del Giudice di Pace e del distaccamento dei Vigili del Fuoco”. Nel bilancio 2017 Penne destina almeno 120 mila euro di spese per questi uffici. La novità è che sta per aprire finalmente il distaccamento dei Vigili del Fuoco nella ex caserma della Polstrada, in via Guido Rossa: sono in arrivo 25 pompieri. Un’operazione andata a buon fine sotto il precedente governo cittadino. Resta piuttosto attuale ed anomalo il caso del Corpo Forestale dello Stato che nel 2010 lasciò per problemi di caserma Penne per Collecorvino. Ma adesso che i Forestali sono stati accorpati all’Arma restano ancora fuori da Penne, sede da sempre di una compagnia dei carabinieri.

Berardo Lupacchini

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