La richiesta di revoca della cittadinanza onoraria di Loreto Aprutino dell’Ambasciatore russo, in linea con quanto dichiarato dal Ministro Luigi Di Maio ha inspiegabilmente suscitato la reazione del dott. Lorenzo Valloreja, presidente dell’Associazione amici della Russia di Cepagatti che raggiungiamo telefonicamente chiarendo con lui stesso che non c’é nessun intento polemico ma solamente l’esercizio di un diritto di critica che accogliamo riconoscendo a lui il diritto di definirci ” giornalino locale”, in effetti lo siamo, piccoli e locali. Proprio in nome del localismo, tendenza a privilegiare problemi e interessi di aree particolari o di determinati centri, sia sul piano politico ed economico che nell’ambito di studi e ricerche, lo chiamiamo e parliamo.
Dottor Valloreja perché si è sentito chiamato in causa dalla nostra richiesta e quella di alcuni cittadini?
Stiamo affrontando una cosa molto delicata e mi ricordo che anche l’altra volta Lacerba fece una polemica sulla “non presenza” dell’Ambasciatore Razov. Forse voi non vi rendete conto ma l’ambasciatore ha mandato il numero 2 dell’ambasciata perché non è potuto venire. Si è scusato ma purtroppo ha avuto degli impegni. Adesso fate di nuovo una polemica su quello che sta succedendo e non vi rendete conto che Razov non è Putin né il ministro degli Esteri, né un generale, Razov non ha fatto niente. Lui fa unicamente quello che gli viene detto di fare, né più né meno. Che cosa ha fatto di male? Non è che ha minacciato l’Italia come è stato riportato, tra l’altro c’è un problema anche di lingua che spesso vengono travisate le frasi.
Non certo da noi, è stato pubblicato a livello nazionale, noi non abbiamo nulla di personale contro Razov, ci mancherebbe, chiediamo un gesto di revoca e di condanna per quello che sta succedendo e per quello che non è successo
Lei non sa niente e Le spiego quanto l’Italia debba alla Russia, in particolare l’Abruzzo: dovremmo forse restituire 9,5 milioni di Euro che il Cremlino ha donato alla Città dell’Aquila per la ricostruzione di Palazzo Ardinghelli e la Chiesa di San Bernardo? O dovremmo restituire tutto il materiale che la Russia, gratis et amore dei, ha donato al popolo italiano, nella primissima fase della Pandemia, attraverso l’invio di famosi 17 aerei colmi di uomini e mezzi. Dico 17, sa quanti sono 17 aerei pieni? Sa perché Putin ha mandato quegli aiuti? Perché il sottoscritto che è a contatto con il Presidente, insieme agli altri rappresentanti delle Associazioni Amici della Russia, ha scritto e lui si è fatto carico di mandare 17 aerei. Che sono andati al Nord perché lì c’era più bisogno. Vuole un’anticipazione? Tra due anni la Merkel sarà fuori e quello che mi preoccupa, quello che cerco di fare quotidianamente è di variare il mercato, cerco di creare il lavoro per le imprese abruzzesi. Adesso le dico un’altra cosa, con tutto questo rumore, senza ragionare, sa chi ci rimette? Con lo Swift e il gas che non arriva sa chi ci rimette? L’Italia, non l’Europa. E le dico un’altra cosa, vada a comprarsi la pasta perché tra 1 mese la pagherà 10 euro.
Però, mi perdoni, ritorniamo a Loreto Aprutino l’ambasciatore non è venuto e neanche Franceschini, Di Maio o il Presidente della Regione eppure erano dati per certi nell’invito, a noi i dubbi sono venuti
Noi abbiamo fatto l’invito poi ognuno ha fatto come voleva, Luciano D’Alfonso è venuto, c’erano 15 Sindaci dei paesi, sa quanti sono 15 Sindaci? C’era il Presidente della Provincia, i Carabinieri e poi con l’assessore Febo avevamo cominciato a parlare dell’aumento dei voli per Mosca da Pescara
Ma non c’era l’ambasciatore, capisce che qualche dubbio lo abbiamo avuto, tutti dicevano e sapevano che Razov sarebbe venuto giustamente a ritirare l’atto di onore, lei ci conferma che la cittadinanza è stata accolta formalmente? Mi scusi la franchezza, Razov lo sa di essere cittadino loretese?
Ma che stiamo scherzando, è venuto il numero 2 dell’ambasciata, il suo portavoce. La notizia è stata pubblicata su Sputnik, ma anche Putin lo sa. Poi noi abbiamo detto “Verrà”, abbiamo detto verrà quando ci saranno le condizioni: non è che non è venuto nessuno, non è che ho portato il numero 2 del Botswana sa? Con tutto il rispetto del Botswana. Avete fatto una polemica inutile: sa quante volte il Sindaco e il presidente sono venuti a cena in ambasciata? Ma non scherziamo, sembra che noi stiamo a perdere tempo, quello che cerco di fare quotidianamente è di variare il mercato, cerco di creare il lavoro per le imprese abruzzesi. La prima volta non vi ho detto niente ma adesso siamo in una fase talmente delicata che la vostra uscita è stata inopportuna.
Allora tutti quelli che condannano Putin, che sono contro la guerra?
Ma per favore, anche io io sono un uomo della pace, un anno fa ho scritto personalmente al Papa, a Biden e a Putin per invitarli a fare una tavola rotonda. Penso che bisognerebbe usare più cautela, perché questa cosa passerà, quello è un problema interno loro. L’Italia non deve regalare le armi all’Ukraina, l’unico che può risolvere la questione è il Santo Padre, che è terzo veramente! L’Italia deve rimanere neutra. Lei non lo sa, la guerra lì c’è dal 2014, lo sa che sono morte 20 mila persone, nessuno lo sa, lei lo sa? Si vada a documentare, quello che abbiamo fatto noi occidentali in Serbia, a Belgrado, nessuno lo sa. Lasciate perdere, a me quello che interessa è portare lavoro, benessere all’Abruzzo.
Ecco veniamo al pratico, perché è stata utile questa cittadinanza di Razov, cosa ha portato a Loreto Aprutino?
A seguito di quella Giornata d’incontri presso il Castello Chiola, il Comune di Loreto Aprutino è stato invitato ufficialmente in Russia, nella cittadina di Ryazan, per un convegno che avrebbe visto presenti città legate alla tradizione della ceramica provenienti da tutto il mondo e in tale contesto si sarebbero aperte le premesse per il gemellaggio del Comune abruzzese con una città russa. Poi è arrivato il Covid.
Allora veniamo al Covid, durante il lockdown, riporto testuali parole del Sindaco di Loreto Aprutino uscite sul giornale “In nome del forte legame tra la Federazione Russa e il nostro Comune, abbiamo illuminato con i colori della bandiera russa gli archi del Municipio di Loreto Aprutino come segno di gratitudine per i preziosi aiuti forniti dal ministero della Difesa russo per l’emergenza sanitaria che sta colpendo l’Italia. Riconoscenti al gesto di solidarietà, condividiamo le parole dell’ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov sulla necessità di “unire le forze tra i vari Paesi per combattere nuove sfide e minacce globali, come la pericolosa epidemia a cui stiamo assistendo.“ I cittadini di questa cosa non ne hanno saputo niente, non ci è sembrato vedere accese le luci della Russia, capisce che magari ci aspettavamo una vicinanza di Razov in un momento difficile per Loreto che ha perso tanti cari, ha visto svuotare l’ospizio, chiudere gli alberghi, forse speravamo anche noi di avere un aiuto come concittadini!
Gliel’ho già detto: parli col Sindaco che ha la lettera in mano di invito Ryazan, se non c’era questa giornata come faceva la cittadina russa a invitare Loreto?
Magari da Sindaco russo a Sindaco italiano sarebbe bastato un gemellaggio?
Ma glielo sto dicendo, lì non funziona così. Io mi stavo relazionando con la seconda potenza al mondo per cercare di vivificare la regione Abruzzo ed affrontare, come le ho detto, una fase brutta che verrà.
La ringrazio tantissimo concludiamo con un suo pensiero definitivo, lei quindi è contrario alla revoca ?
Certo, perché non c’entra assolutamente niente, in questo momento non dobbiamo creare atti ostili ma anche l’Italia deve rimanere neutra, non dare all’Ucraina le armi ma solo gli aiuti umanitari.
Sabrina De Luca