La ASL non ha ancora capito che gli ospedali di PENNE e POPOLI sono come quelli teramani: di base

Ha scatenato un putiferio lo stop per ben quattro mesi, da giugno 2025 a settembre 2025, all’attività chirurgica elettiva della UOSD di ortopedia e traumatologia di Penne e Popoli. Il 6 giugno i sindaci di Penne e Popoli Terme hanno chiesto ed ottenuto di essere ricevuti dalla commissione sanità del consiglio regionale per protestare contro la direttiva di Rossano Di Luzio, direttore sanitario della Asl.

Durissimo Antonio Blasioli, consigliere regionale del Pd e vice presidente dell’assemblea regionale: ”Una direttiva illogica. Quattro lunghissimi mesi in cui nei due presidi ospedalieri non si potranno più eseguire gli interventi programmati come protesi al ginocchio o anca, alluce valgo, lesioni del menisco, tunnel carpale e altri, che rappresentano l’impiego maggiore delle sale operatorie del San Massimo di Penne e del SS Trinità di Popoli.

Uno stop che viene imposto da una direttiva perché il Pronto Soccorso di Pescara è al collasso ma, paradossalmente, sarà proprio l’ospedale Santo Spirito l’unico a non subire questo fermo forzato e a svolgere tranquillamente anche gli interventi programmati nonostante il sovraffollamento del Pronto soccorso e la carenza di personale”.

Replica il Direttore Sanitario, Rossano Di Luzio: ”Non è stata disposta l’interruzione delle attività di Ortopedia e Traumatologia dei Presidi Ospedalieri di Penne e Popoli. Effettueranno ricoveri esclusivamente di tipo traumatologico di pazienti che accedono tramite Pronto Soccorso continuando le attività operatorie a pieno regime”.

Il dottor Di Luzio evidenzia come, all’interno della ASL di Pescara, le priorità assistenziali siano rivolte in primo luogo ai pazienti affetti da traumi ortopedici, spesso gravi, che richiedono interventi chirurgici tempestivi, come nel caso delle fratture di femore negli anziani. “Queste urgenze cliniche prevalgono rispetto ai pazienti provenienti da attività ambulatoriali, anche di provenienza privata. È dovere garantire la precedenza ai casi acuti, nel rispetto dei principi di equità e urgenza”.

E ancora: “L’attività ortopedica a Penne e Popoli non è interrotta e verrà in questi 4 mesi dedicata ai pazienti che necessitano di interventi urgenti. E, comunque, è stata data indicazione alle Direzioni Mediche dei Presidi Ospedalieri di Penne e Popoli di verificare il tasso occupazionale dei posti letto, così da programmare mensilmente le future attività. Ne consegue che non si escludono ricoveri di elezione”.

Berardo Lupacchini

 

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