Il grande ballo delle società: Il comune e i suoi affidamenti. E sull’hakeraggio ci sono nuove indagini

I misteri informatici si alimentano. Mancava al libro paga del Comune di Loreto Aprutino, puntualmente arrivato, il nome dell’azienda madre della Zenko srl e dell’Exera: la Dataone srl. A questa società, con sede a Pineto, viene affidato, dopo aver proceduto ad apposita indagine di mercato e senza una procedura di gara, da come si legge nella determina n. 63 del 28 aprile scorso, il servizio di assistenza hardware software e manutenzione rete, archivi digitali e apparati ICT, sw e sistemi di sicurezza, backup e disaster recovery del comune di Loreto Aprutino, fino al 31 dicembre del 2026, per un importo complessivo di 39 mila 170 euro, più Iva, oltre ai 783 euro, più Iva, quali oneri per la sicurezza.

Più o meno, si tratta degli stessi servizi che l’ADG informatica srls svolgeva, fino a gennaio di quest’anno, per un compenso di 5 mila e 600 euro l’anno. In pratica, ai servizi di assistenza hardware, software, manutenzione rete e archivi digitali garantiti dalla ditta loretese, in questo nuovo affidamento se ne aggiungerebbero altri come il backup delle macchine virtuali, degli utenti di office 365 e l’implementazione di un sistema di Disaster Recovery.

Ma da fonti attendibili, Lacerba ha riscontrato che i servizi aggiuntivi erano stati proposti, a inizio di gennaio, dall’ ADG informatica al costo di 4 mila e 200 euro, più Iva, i quali sommati ai 5 mila e 600 euro toccano quota 9 mila e 800 euro in un anno, a fronte invece dei 39 mila 170 euro destinati ud un servizio di 18 mesi. La curiosità è che, al di là delle implementazioni dei servizi, la Dataone srl andrebbe a svolgere attività già affidate alla Zenko ed alla società Xera.

La srl, amministrata da Donato Colleluori, come scritto nel precedente numero de Lacerba, possiede il 90 per cento della Zenko srl ed il 49 per cento della Xera srl. La Zenko srl ad ottobre 2024 fu incaricata dall’ente aprutino, per 4 mila e 900 euro, di svolgere il servizio di consulenza nel campo della sicurezza informatica dell’ente stesso. Ma la consulenza si sarebbe trasformata in attività che andavano a sovrapporsi a quelle della società ADG informatica, la sola titolata ad essere l’amministratore di sistema. Quindi, a gennaio la società di Pineto prese definitivamente il posto, sempre per 4 mila e 999 euro, dell’ADG informatica srls cui fu revocato l’incarico.

Xera srl, invece, con sede a Città Sant’Angelo, sempre a gennaio, viene incaricata di acquistare le Microsoft Office, fornite da sempre da l’ADG srls, per un importo pari a 9 mila e 600 euro più Iva. Insomma, il gruppo guidato da Colleluori, porta a casa, nel giro di sette mesi, quasi 70 mila euro a fronte dei 28 mila euro, pagati in quattro anni, all’ADG informatica srls. Nel frattempo, il caso legato all’hackeraggio, spiegato anch’esso in maniera dettagliata nello scorso numero e sulla pagina web del giornale, avvenuto nell’ottobre del 2024 si complica ulteriormente.

Questa volta ad indagare sono i Carabinieri di Loreto Aprutino che a seguito della denuncia del sindaco, della segretaria e della responsabile del settore secondo, nei confronti dell’ADG informatica, cercano di capire come l’amministratore della società loretese potesse essere a conoscenza delle attività svolte nel campo dell’informatica del comune, visto che da gennaio non ha più l’incarico di gestione del servizio di assistenza hardware. Il responsabile dell’ADG srls, a febbraio si era recato negli uffici comunali per reclamare il pagamento di una fattura e durante la discussione ha evidenziato un’attività anomala sulla sua consolle di gestione dell’antivirus in cloud, visibile fino al giorno della revoca della sua società.

Dal 31 gennaio (data in cui la società ha ottenuto il benservito da un giorno all’altro senza i 3 mesi di preavviso da contratto) all’1 febbraio, i file infetti presenti ancora in quarantena sono misteriosamente spariti, e rappresentavano la prova delle dichiarazioni inviate al garante della privacy alla fine del 2024. Da premettere che i servizi erano ancora attivi fino al 31 dicembre 2026, data della naturale scadenza del contratto con ADG.

Fatto sta, che il caso s’infittisce e si allarga ulteriormente. Intanto, il gruppo di opposizione UnitiPerLoreto, mette sotto la lente di ingrandimento un altro affidamento, quello alla Sonicatel srl. Con determina n. 71 del 12 giugno 2024, sono stati affidati, per 24 mesi, alla ditta di Pescara, i servizi per assicurare la funzionalità della connettività e telefonia fissa dell’Ente, per un costo di attivazione una tantum pari a 2 mila e 260 euro, oltre IVA, ed un canone mensile pari ad 1.650 euro, oltre IVA, per 24 mesi.

In precedenza, il servizio era gestito dalla Marconi Solutions, sempre di Pescara, per un costo mensile di 1099 euro: un aumento del servizio dunque di oltre 15 mila euro. I consiglieri di minoranza, tramite un’interrogazione, hanno chiesto quali fossero i motivi che hanno portato l’ente pubblico a cambiare operatore e quali sono i servizi migliorativi, rispetto al contratto con la Marconi Solutions. Inoltre, se sono stati consultati altri operatori economici in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante.

Il presidente del consiglio, Massimo Pica, nell’ultima assise, ha precisato che i due affidamenti non sono comparabili o sovrapponibili. Il consigliere Buccella, primo firmatario dell’interrogazione, si riserva di approfondire, attraverso una relazione di un tecnico esterno, se i servizi della Sonicatel e della Marconi siano o meno diversi, ma un dato certo, visto che si è confrontato con il proprietario della Marconi Solution, è che gli uffici, a differenza di quanto riportato nella risposta all’interrogazione, non hanno interpellato il vecchio gestore.

 

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