Campionato in bilico per la Lauretum. Delle Monache: il sindaco entro il primo giugno deve dirci dove allenarci

Negli anni ‘80 e fino ai primi anni del nuovo millennio, il campo da calcio in erba “Simone Acciavatti” era il più bello, come asseriscono in molti, della provincia di Pescara. 

Persino il glorioso Milan guidato da Arrigo Sacchi, nel 1988, scelse la struttura aprutina per svolgere il proprio allenamento. Evento che permise ai cittadini dell’area vestina di ammirare i propri idoli sportivi: Gullit, Van Basten e Rijkaard, Franco Baresi, Paolo Maldini, Costacurta, Donadoni e Carlo Ancelotti. Quel Milan che dopo sei mesi, avrebbe alzato al cielo di Barcellona, la Coppa dei Campioni.

Poi, con gli anni, tutti i campi in terra dei paesi limitrofi, e non, passarono al manto sintetico, campo in erba di nuova generazione, che forse sarà meno affascinante di quello in erba naturale, ma per le amministrazioni pubbliche sicuramente rappresentano un esborso minore di soldi pubblici per il fatto che hanno bisogno di mena, ma molto mena, manutenzione.  

Loreto no, negli anni è rimasta fedele alla erbacea e non partecipando, visto che non ha un progetto, al bando “Sport e Periferia” emanato dal Ministero dello sport, che scade il 16 giugno, ha di fatto deciso che almeno per i prossimi anni dovrà continuare a tirare fuori soldi pubblici per il continuo taglio dell’erba, dell’irrigazione e della semina.     

Nei campi di calcio ad alta intensità, la manutenzione è settimanale, mentre in quelli ad utilizzo meno intenso, possono essere sufficienti interventi quindicinali o mensili. 

E qui nasce il problema per la società calcistica “Lauretum”, arrivata terza nel campionato di Promozione  appena finito, che all’assemblea pubblica organizzata dalla stessa società e dove sono stati invitati i consiglieri di maggioranza e minoranza del comune aprutino, per bocca del presidente onorario Delle Monache ha fatto sapere a tutti che non intende partecipare al campionato 2025/26 se dovrà continuare a portare i suoi giocatori, per non rovinare il manto erboso del “Simone Acciavatti”, ad allenarsi in strutture sportive dei paesi confinanti. 

Il campo in terra adiacente a quello in erba, ad oggi non sembra adatto nemmeno per allenarsi per la presenza dei tanti ciottoli, o se volete, piccoli massi. Ed a riprova di ciò corre in aiuto l’increscioso episodio di sabato 03 maggio, quando ad inizio secondo tempo la formazione della Lettese, squadra che milita nel campionato juniores, che giocava con quella locale della Lauretum, non è scesa in campo a causa dei numerosi infortuni occorsi ai propri giocatori. 

Mariotti, primo cittadino di Loreto Aprutino, ha promesso interventi per migliorare il campo in terra, provvedendo, economie comunali permettendo, l’installazione di un impianto di irrigazione e con la posa in opera di sabbia vulcanica operazione, quest’ultima, che sarebbe già dovuta avvenire durante i lavori presso la struttura sportiva, oltretutto terminati da poco.

Lavori che hanno impedito alla Lauretum, nel campionato appena finito, prima di allenarsi e giocare all”Acciavatti”, e dopo a lavori ultimati, di continuare il suo pellegrinaggio sportivo per permettere la ricrescita del manto erboso. Infine, dopo diverse partite disputate nel campo aprutino, la Lauretum ha dovuto chiudere il campionato, ancora una volta, nella struttura pennese per la presenza dell’erba, sul campo di calcio di Loreto, troppa alta. La motivazione? Il tagliaerba era fuori uso. Insomma, una gestione degli impianti sportivi a dir poco discutibile e grottesca.

Assenza di peso nella riunione convocata dalla società sportiva è stata quella del vice sindaco Federico Acconciamessa con delega, sin da quando era sindaco Starinieri, agli impianti sportivi. L’unico che poteva portare chiarimenti sui fatti avvenuti e sui progetti futuri di questa amministrazione per quanto concerne lo stadio “Simone Acciavatti”.

“Evidentemente, in questo periodo – dice sarcasticamente un cittadino intervenuto all’assemblea – Acconciamessa è impegnato a denunciare le violenze nella Repubblica Democratica del Congo o a promuovere per nome e per conto del Pd, i referendum dell’otto e nove giugno. Il vice sindaco – conclude il sostenitore della Lauretum – vola alto. Le tematiche locali non danno la giusta visibilità politica.

“Qui la situazione,  onestamente,  è difficile – scrive Delle Monache su Facebook – da risolvere nel breve, medio periodo, le parti si siederanno a giorni intorno ad un tavolo, ma i punti di vista, soprattutto la realtà delle cose per continuare a disputare campionati importanti è ben diversa la visione tra le parti. Idee sono state messe sul tavolo, si spera a breve di trovare soluzioni valide ne va del futuro del Lauretum che ha oltre 73 anni di storia calcistica.  Noi entro il primo giugno dobbiamo avere idee chiare, sapere dove allenarci e dove giocare” .

 

Delle Monache

  

 

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