SOLIDARIETÀ ALIMENTARE: IL SINDACO SEMPRONI “BOCCIA” LA PROPOSTA DI PD E M5S
Redigere graduatorie per classificare le famiglie in difficoltà. Sarebbe l’annullamento della dignità di ognuno di essa

Il sindaco Mario Semproni replica al circolo del Partito democratico e al gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle. «Vorrei, con affetto, salutare il consigliere comunale Luca Falconetti: sono convinto che vincerà la sua battaglia come ho fatto io e altri nostri cittadini – ha esordito il sindaco Mario Semproni -. Colgo l’occasione per ringraziare i volontari della Protezione civile, della Croce rossa e del Terzo Settore: sono i nostri angeli custodi. Raccolgo volentieri le proposte che il segretario PD e il gruppo consiliare M5S hanno presentato all’amministrazione comunale: voglio sottolineare, tuttavia, che nel redigere il disciplinare, abbiamo seguito le indicazioni dettate dall’ordinanza della Protezione Civile. Nessuno sarà escluso: né disabili, né anziani, né bambini, purché abbiano un reddito familiare complessivo inferiore a 800 euro mensili e tra i componenti del nucleo familiare risparmi bancari e postali inferiori a 5.000 euro. Abbiamo perfino assegnato il bonus ai percettori di reddito di cittadinanza che l’ordinanza della PC esclude. Per quanto riguarda i richiedenti asilo-politico e i senza fissa dimora, come amministratore, non vedo il collegamento con Penne e soprattutto con la misura statale: la proposta probabilmente sarebbe stata corretta inoltrarla al sindaco di Lampedusa o al Ministero dell’Interno. Ci sono difatti altri strumenti legislativi a disposizione per queste emergenze umanitarie. Inoltre – ha aggiunto Semproni – il nostro obiettivo è ripetere la distribuzione del bonus, con cadenza quindicinale, durante l’emergenza sanitaria dopo aver individuato i reali beneficiari: in questo modo gli importi saranno maggiori e congrui rispetto alle esigenze delle famiglie, e in linea anche con i paesi citati a titolo di esempio. Bastava leggere l’avviso. Su un punto dissento: boccio la proposta di redigere una graduatoria utilizzando i punteggi e le griglie-Buffetti: io, finché sarò sindaco, non approverò un atto pubblico nel quale verranno classificate le famiglie bisognose della mia città. Non faremo graduatorie come negli appalti pubblici, ci affideremo al buon senso dei cittadini. Una scelta così umiliante, il Segretario del PD, Andrea Vecchiotti, la facesse dentro la sezione; d’altronde chi ha accostato il simbolo del proprio partito agli aiuti economici statali destinati alle famiglie in difficoltà, solo per un tornaconto elettorale, è tutto dire. Una proposta, però, vorrei suggerirla a Vecchiotti e al gruppo consiliare del M5S: dei 91mila euro assegnati al Comune di Penne, nelle tasche delle famiglie finiranno solo 75mila euro; circa 15mila euro serviranno, infatti, a pagare l’IVA (tra il 4 e il 22 per cento) relativi ai buoni spesa (i Comuni pagheranno le fatture elettroniche degli esercenti, le PA sono in regime di split payment: l’IVA è un costo). Bisogna raccontare la verità ai cittadini. Il segretario PD si facesse promotore, presso il Governo per il quale simpatizza, di esonerare almeno l’IVA agli esercenti e di ridistribuire i fondi recuperati alle famiglie. Non abbiamo bisogno di visibilità o di polemiche, stiamo facendo il nostro dovere di amministratori responsabili, a volte anche sbagliando, ma con energia positiva volta ad aiutare la popolazione che da oltre un mese sta subendo limitazioni, sofferenze e rinunce per un solo obiettivo: contrastare la diffusione del virus e scacciare il covid-19. Ben vengano le proposte di collaborazione e le osservazioni. Ne abbiamo bisogno. La demagogia, però, no».

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This