Regionali: D’Ambrosio resta in lista. E il PD si spacca

PIANELLA – Per la Direzione provinciale pescarese del Partito Democratico Giorgio D’Ambrosio, la cui candidatura alle regionali è al centro delle polemiche soprattutto dopo il clamore della vicenda Bussi, deve restare in lista e, in una riunione, ieri sera, ha sottoscritto all’unanimità un documento in cui si chiede alla segreteria regionale di non accettare veti.

La Direzione ha inoltre eletto un gruppo, di cui fanno parte i massimi esponenti del Pd provinciale, come i deputati Antonio Castricone e Vittoria D’Incecco, oltre ad Alexandra Coppola, componente della Direzione nazionale, affinché si spendano in quella che viene definita una ‘battaglia’ e rappresentino alla segreteria regionale e, se necessario, a quella nazionale la posizione emersa ieri sera. Interpellato dall’ANSA, il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, che negli ultimi giorni ha più volte ribadito come “il valore della coalizione sia sovraordinato a tutto il resto”, taglia corto sulla questione: “la segreteria regionale – dice – non può approvare questa posizione”. Sulle candidature definite ‘inopportune’ – non solo quella di D’Ambrosio, ma anche quelle di altri esponenti come l’ex assessore della Giunta Chiodi Angelo Di Paolo – c’era stato un vero e proprio veto da parte di Sel e Idv. Posizioni, quelle degli alleati, tenute in considerazione dal Pd, soprattutto considerando che anche da Roma l’indicazione è stata quella di dare priorità alla coalizione.

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