PESCARA: PROGETTO UE JOINT_SECAP
Video conferenza sulle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici delle tre aree pilota abruzzesi e le opportunità di finanziamento

La Regione Abruzzo ed il Comune di Pescara, venerdì 25 giugno alle ore 10.00, terranno un evento di capacity building, in videoconferenza, per illustrare il progetto Joint_SECAP Joint Strategies for ClimateChange Adaptation in Coastal Areas. Finanziato dal Programma UE Interreg Italia – Croazia, mira a identificare strategie per l’adattamento ai cambiamenti climatici e a sviluppare Piani di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) congiunti, in 9 territori adriatici, in Italia e Croazia, di cui ben tre abruzzesi.

Ad aprire i lavori sarà Emanuela Grimaldi, direttore del dipartimento della Presidenza della Regione Abruzzo. Per l’occasione verranno illustrate le azioni di adattamento individuate, le possibilità di finanziamento e la piattaforma del progetto. Verranno inoltre presentati la nuova programmazione regionale 2021-2027 e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con particolare attenzione alla transizione verde ed energetica. L’incontro è dunque un’occasione per raccontare l’esperienza della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara, insieme agli altri comuni abruzzesi coinvolti, nella realizzazione di piani congiunti di adattamento ai cambiamenti climatici; trasferire a tutte le realtà locali il know-how acquisito; confrontarsi ulteriormente con gli stakeholder sulle azioni individuate e dibattere sulle opportunità di finanziamento sul tema Climate Change per tutti i territori.

L’analisi dei rischi e delle vulnerabilità svolta nei territori identificati da Joint_SECAP mostra come gli eventi climatici impattino sui settori economico e sociale, alimentando il bisogno di abbandonare la logica della pianificazione a livello municipale per spostarsi verso una pianificazione a livello distrettoriale, sempre tenendo conto delle specificità e delle realtà locali. Ed è qui che tale progetto UE dimostra la sua importanza e validità proponendosi come buona prassi non solo nella governance multilivello, ma anche nello sviluppo di metodologie condivise e nella definizione di strategie e misure di adattamento al cambiamento climatico in 2 Paesi con aree climatiche omogenee.

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