LORETO APRUTINO – Si alza lo scontro tra le componenti all’interno del Partito Democratico aprutino: il segretario provinciale del partito stesso, Francesca Ciafardini, dichiara in un comunicato stampa che: “ Mi viene da sorridere nel leggere sui giornali che una signora sarebbe stata nominata da venti persone nuovo segretario del circolo PD di Loreto, visto che per ricoprire questo ruolo è stata già convocata l’assemblea degli iscritti, che sono circa 180, per il prossimo 18 luglio e lo sanno tutti.
La situazione è a dir poco risibile se si pensa che i nostri segretari nazionale e regionale si fanno eleggere da primarie aperte a tutti i cittadini mentre a Loreto, città importante della provincia e di antica tradizione democratica, si vorrebbe “nominare” un segretario in una riunione ristretta fatta da venti persone e fuori dal percorso tracciato del Partito provinciale, che ovviamente riconoscerà solo il segretario di circolo che sarà eletto dalla maggioranza degli iscritti di Loreto il prossimo 18 luglio. Ho già incontrato i tesserati locali lo scorso 19 maggio per iniziare un percorso che deve essere inclusivo e volto ad incontrare il massimo coinvolgimento soprattutto dei più giovani e dei nuovi iscritti, e sarò di nuovo a Loreto il prossimo 19 giugno. Da tempo ho ricevuto un documento sottoscritto da un centinaio di iscritti che chiedeva di svolgere un congresso facendo partecipare tutti, e non pochi intimi, alle scelte del partito locale, per questo ritengo che iniziative di singoli fuori da questo percorso collettivo non abbiano alcun valore e in questo momento, fino al 18 luglio, nessuno può permettersi di utilizzare il simbolo del Pd. Per questo mi rivolgo a tutti i cittadini di Loreto che guardano con speranza al Partito Democratico e a loro dico di non lasciarsi confondere dall’estemporanea azione politica di singoli gruppi ma di sentirsi accolti in un ampio percorso di coinvolgimento guidato dal Partito Provinciale. I circoli devono tornare ad essere centrali nella programmazione del Pd e nella amministrazione di tutti i livelli di governo, ma devono riuscire a liberarsi da dinamiche non utili al progetto collettivo, scatenate spesso più da questioni personali che da motivazioni realmente di contenuto. A Loreto, come altrove, questo si può fare se ciascuno riesce a mettere al centro non l’individuo, non i percorsi personali, non il proprio piccolo gruppo di riferimento ma l’obiettivo comune”.
A questo punto, il “piccolo gruppo”, come lo definisce la Ciafardini, dovrà piegare la testa di fronte alla decisione della segretaria provinciale, rimediando così una brutta figura, o decidere di uscire dal Partito Democratico che dopo il 18 luglio, giorno delle primarie e dell’elezione del nuovo segretario, tornerà nelle mani di Esposito Gabriele e Moreno Sablone.