Napoletano: «Troppe incompiute a Penne». Replicano Testa e Baldacchini

PENNE – Lavori incompleti e promesse non mantenute.

Sono questi i due “capi d’accusa” con i quali l’assessore pennese ai lavori pubblici Ennio Napoletano muove un’aspra critica all’amministrazione provinciale di Pescara, colpevole, a suo giudizio, di avere trascurato per troppo tempo gli interventi sulla viabilità di Penne e dell’area vestina in generale. Per Napoletano, prossimo ad ottenere la delega dell’urbanistica dopo l’uscita di scena di Carmine Leone, non è possibile tollerare che nonostante i numerosi solleciti dell’amministrazione comunale rimanga ancora incompiuta la rotonda di viale San Francesco all’ingresso della città. «I lavori sono iniziati da oltre 15 mesi», sottolinea Napoletano, «ma ad oggi l’area è ancora parzialmente recintata, senza una adeguata segnaletica, senza illuminazione, priva del manto stradale definitivo e arredo; inoltre non siamo a conoscenza dei tempi per la conclusione dell’opera. Abbiamo deciso di riaprire al transito per necessità oggettive, ma ci chiediamo quanto dobbiamo ancora pazientare per consentire il passaggio dei veicoli in sicurezza, ricordando all’amministrazione provinciale che si tratta di una zona ad alta densità di traffico». Altro motivo di forte disappunto per Napoletano e l’amministrazione del sindaco Rocco D’Alfonso è la decisione della Provincia di iniziare i lavori per la sistemazione della strada di collegamento Penne-Loreto Aprutino non dal capoluogo vestino, come era stato invece assicurato agli amministratori pennesi dai consiglieri provinciali, ma da Loreto. Inoltre, fa notare Napoletano, stentano a decollare i lavori per la variante Est, la bretella che raccorda la statale 151 alla 81, opera necessaria per alleggerire il traffico veicolare della città e incentivare l’accesso al centro storico tramite l’utilizzo del parcheggio della Portella. «Se a tutto questo», conclude Napoletano, «si aggiunge che le due opere sopra citate sono state progettate e finanziate dalla precedente amministrazione di centrosinistra che ha governato fino al 2009, quando la popolazione vestina potrà cominciare a beneficiare dell’attività politica di questo consiglio provinciale visto che manca poco alla scadenza del mandato?».

Claudia Ficcaglia

LA REPLICA DI GUERINO TESTA. Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa risponde alle polemiche dell’assessore Napoletano: «mi sento assolutamente di rassicurare l’assessore comunale di Penne Ennio Napoletano perché le sue preoccupazioni sui ritardi nei lavori pubblici promossi dalla Provincia sono prive di fondamento. Anzi tutti gli interventi in corso o in fase di avvio, di cui lui stesso parla, sono la dimostrazione dell’attenzione che stiamo riservando a questa parte del territorio. Si tratta di lavori pensati in passato, anni e anni addietro, ma che solo adesso, con la giunta Testa, trovano concreta attuazione, testimoniando il fatto che stiamo puntando a superare tutti i problemi, vecchi e nuovi, che appalti così importanti possono comportare e che un amministratore comunale dovrebbe ben conoscere. Napoletano finge di non conoscere la lunga storia di tutte queste opere, sia per quanto riguarda la rotatoria, sia per la variante est (bloccata a lungo dai ricorsi) che per la Loreto Penne, che abbiamo progettato e appaltato dando concretezza a idee rimaste a lungo nei cassetti della Provincia, e non per causa nostra. Non accetto, quindi, le critiche dell’assessore perché, contrariamente a quanto dice, la giunta Testa si è mostrata concreta e operativa, anche se ci sono stati e ci sono ritardi nella fase attuativa che sono fisiologici e che non devono certo far gridare allo scandalo. Gli investimenti che abbiamo promosso e attuato nell’area vestina non si erano mai registrati in precedenza e se in questa fase si registra uno slittamento (imputabile alla ditta o alle condizioni climatiche non proprio ottimali) credo che si possa accettare, nella consapevolezza che presto vedranno la luce interventi per milioni di euro di cui c’è solo da gioire. Noi siamo attenti ai fatti, alle opere, alla soluzione dei problemi, specie quelli annosi che i nostri predecessori hanno lasciato in un cantuccio per decenni. Se poi Napoletano è animato, in questa fase, da ambizioni politiche di altro genere, ad esempio un posto nella lista delle Regionali, e vuole innescare polemiche politiche di basso livello, la questione assume toni e contorni completamente diversi. Devo però ricordargli, in conclusione, la triste fine dell’unica opera davvero strategica avviata dal centrosinistra nel territorio vestino, e cioè la mare monti, drammatica incompiuta ma anche grande vergogna di chi ha amministrato prima di noi. Proprio la mare monti, che tanto vorrei rilanciare, dovrebbe far riflettere Napoletano e i cittadini di tutta la zona sulla differenza tra chi segue la politica degli annunci e chi si preoccupa di fare».

BALDACCHINI ATTACCA NAPOLETANO. «L’assessore comunale ai lavori pubblici, Ennio Napoletano, non avendo altri argomenti, cerca di nascondere i fallimenti del suo operato, scaricando le responsabilità sul altri enti». Così, replica, il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Baldacchini, a Ennio Napoletano, assessore comunale ai lavori del Comune di Penne. «In due anni – aggiunge il coordinatore pennese del Pdl – l’assessore comunale Napoletano non ha realizzato una sola aiola in città, né portato a termine la costruzione delle grandi opere pubbliche annunciate in campagna elettorale come la nuova scuola elementare “Mario Giardini” o la nuova pavimentazione di “Piazza Luca da Penne”; opere pubbliche su cui il Comune paga anche un mutuo da circa tre anni. Siccome l’assessore Napoletano ha fallito nel suo settore, e per questo motivo come ha annunciato il sindaco Rocco D’Alfonso, gli sarà ritirata persino la delega ai Lavori pubblici. A Ennio Napoletano – ricorda ancora Antonio Baldacchini – consigliamo di prendere una bella camomilla e gli ricordiamo che lui è responsabile, insieme al centrosinistra di Marcotullio e Fornarola, dei fallimenti finanziari del Comune di Penne di cui, oggi, i pennesi pagano pesanti conseguenze. Non è più un caso, dunque, che il Pd, nelle primarie celebrate due anni fa per la scelta del candidato sindaco della coalizione, abbia preferito Rocco D’Alfonso a Ennio Napoletano. Oggi – conclude Antonio Baldacchini – solo grazie all’intervento del Presidente Testa e all’operato dell’Assessore provinciale Ruggieri, sono state appaltate opere pubbliche importanti nell’area vestina, i cui fondi, come è noto, rischiavano di essere saccheggiati dal gruppo consiliare provinciale del Pd a favore dei Comuni della Val Pescara».

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