LACCHETTA VERSO IL BIS. Si ricandida pur essendo sotto processo per Rigopiano. Scarfagna:”Assurdo!”

FARINDOLA – Ilario Lacchetta verso la conferma. Il primo cittadino uscente appare destinato al secondo mandato. A Farindola infatti entro il termine massimo di domani sarà presentata una lista che lo sostiene, forse anche una seconda, ma non sembra fargli troppa concorrenza.

A poco più di due anni dalla valanga killer che ha distrutto l’hotel Rigopiano, uccidendo ben 29 persone ospiti a vario titolo del resort e su cui il paesino montano aveva costruito la sua speranza di futuro, lo scenario politico-amministrativo è questo. Su Lacchetta pesano le accuse che gli vengono mosse dalla procura della Repubblica di Pescara sul disastro dell’albergo. Le contestazioni lo chiamano in causa per non aver evacuato in tempo la struttura turistica che i Del Rosso edificarono alla grande nel 2007, ampliando il rifugio che storicamente    esisteva ai piedi del monte Siella, ma che d’inverno risultava chiuso. Insomma, un sindaco sotto processo a Farindola sul quale però la comunità si sarebbe già espressa, non imputandogli le responsabilità rilevate dalla magistratura d’accusa che vuole alla sbarra anche l’ex presidente della Provincia Di Marco, l’ex prefetto Provolo e altri 26 soggetti implicati. Un neve-moto come lo definì Mario Marano Viola, cioè un misto di emergenza dato dall’eccessiva neve e dalle scosse telluriche. Lacchetta, che ha preso le distanze dal partito democratico, appare sostenuto dai suoi predecessori Antonello De Vico e Massimiliano Giancaterino, anch’essi in attesa di giudizio insieme al tecnico comunale Enrico Colangeli. Nel paesino comunque c’è chi è assolutamente contrario alla ricandidatura: è l’ex deputato Romano Scarfagna, già sindaco. “Come fa Lacchetta a chiedere i voti dopo quello che è successo a Rigopiano?Avrebbe fatto meglio prima a dimettersi e ad aspettare l’esito del processo  che non è un processo qualunque. E la sua nuova amministrazione si costituirà parte civile contro se stessa nel futuro dibattimento?Un atto di indirizzo lo prevede. Io sono un osservatore, non sono un esponente della minoranza, ma di certo non approvo questa decisione di Lacchetta.”.

 

B.LUP.

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