PENNE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del segretario cittadino di “Insieme per Penne”, Alfredo Cantagallo, in merito al servizio di raccolta differenziata.
«Per merito di valide poltrone di comando, ai cittadini di Penne non poteva capitare una sventura peggiore in merito all’attuata gestione della raccolta “differenziata”. Se per tale intendiamo che una volta pieni i relativi contenitori, la spazzatura la possiamo depositare per terra, allora va tutto bene, ma se per “differenziata” intendiamo una raccolta selettiva e razionale, tutta la gestione andrebbe rivista nei dettagli. Dai contenitori comuni (condominiali) insufficienti ed inadeguati nelle capacità alle buste fornite per l’umido, piccole ed ultrafragili, tant’é che all’occorrenza bisogna utilizzarne più di una; e se vengono usate buste diverse (sempre biodegradabili) la spazzatura non viene ritirata. Dai turni ed orari di ritiro sempre diversi, tant’é che il più delle volte in piena mattinata, ma anche nel pomeriggio per le vie della città, e non solo, vediamo buste appese alle porte o posate per terra, in bella vista per quei turisti che ci onorano della loro presenza. Dalle strade sempre più sporche e piene di erbacce. Non addentriamoci nella gestione della periferia e case sparse. Sono capitoli a parte. E’ vero che per alcuni casi la responsabilità di gesti inconsulti è da addebitare allo scarso senso civico di alcuni cittadini, ma nella maggior parte dei casi il tutto dipende dalla scarsità di personale e carenza di mezzi. Viene da chiedersi, ma questa ATI è in grado di assolvere ai compiti che le sono stati affidati da quelle “valide poltrone di comando”?. Come vengono rispettate le norme contrattuali (ah dimenticavo, il contratto non ancora viene regolarizzato, per cui l’ATI è autorizzata a fare come meglio crede e i Pennesi tenuti a pagare. Non sarebbe opportuno attuare le “isole ecologiche” come in altri Comuni».