Chiunque abbia conosciuto Cesare Di Carlo sa che il suo passaggio sulla terra avrebbe lasciato un segno da interpretare nel futuro. Se ne è andato nel mese di agosto 2020, all’improvviso, lasciando nel dolore una comunità di affetti, di colleghi medici, di amici e di estimatori.
Quel segno è oggi un’associazione che porta il suo nome e l’anelito che Cesare ha consegnato come un testimone a sua moglie Gilda Di Paolo, anche lei medico, nata a Loreto Aprutino dove entrambi sono amati e rispettati, si riassume nella ragione dell’Associazione, “Costruire una società migliore, attenta ai bisogni dei cittadini più deboli, con particolare attenzione ai soggetti giovani e fragili”
Cesare è stato direttore del Sert di Giulianova dal 1992 al 2018, rivestendo inoltre incarichi importanti nella sua categoria professionale come presidente dell’Ordine provinciale di Pescara. Ha sempre combattuto per gli interessi reali della società, degli ultimi, lo ha fatto nella politica attiva della Federazione dei Verdi, lo ha fatto come marito e padre, ricercando sempre quella coerenza etica tra essere un uomo ed essere un professionista,
.”Vogliamo procedere in tre precise direzioni, che corrispondono a precisi ambiti di intervento – spiega Gilda- attraverso tappe successive che ci porteranno a strutturare attività e iniziative sul territorio. Ed a stringere anche rapporti e sinergie che, pur nella nostra autonomia, incrocino su progetti di lavoro concreti anche altri soggetti già attivi. Stiamo mettendo in piedi una rete multidisciplinare di assistenza, in grado di gestire il disagio del paziente a 360 gradi, con specialisti di svariate discipline mediche, chirurgiche e della riabilitazione che si sono offerti di collaborare attraverso la banca del tempo. In sostanza – conclude– ognuno di loro, mensilmente, offrirà una propria prestazione gratuita per visitare pazienti che non avrebbero altrimenti avuto possibilità di accedervi. Ad oggi, possiamo già contare, per il calendario di febbraio, sulla disponibilità di una quindicina di professionisti, e ovviamente attendiamo ulteriori adesioni per incrementare le prestazioni che offriamo”
Qualcuno dice che le persone che ami non muoiono mai, chi ha amato Cesare, come Gilda, i suoi splendidi figli e tutti gli amici che lo hanno affiancato nella lotta per una società più equa, sanno che più forte dell’amore e della morte c’è il continuare a vivere, come sarebbe piaciuto a lui. E così, in effetti, non si muore mai.