QUALCUNO PAGHERA’ PER IL CARMINE: CHI?

PENNE – Sperando nella Cassazione. La Suprema Corte infatti dovrà pronunciarsi sull'appello presentato dal Comune condannato a pagare oltre che dal tribunale anche dalla corte d'Appello sul mancato indennizzo alla famiglia Cutilli per l'esproprio dei terreni dove sorge il complesso sanitario del Carmine: è tornata d'attualità l'ipotesi di trasferirvi l'ospedale "San Massimo".

 

L'arduo compito di dimostrare che il Comune c'entra poco, anche se gli è finita fra le mani la patata bollentissima (l'occupazione dei terreni per costruire quello che doveva essere l'ospedale psichiatrico iniziò nel '73 da parte della Provincia, poi le competenze passarono alla Ussl di Penne e dall'81 al Comune pennese), è stato affidato ancora al titolato professor Osvaldo Prosperi, un bonvivant con casa a Parigi, un tipo che conosce il codice civile quasi a memoria. All'ente vestino, che non si preoccupa più di tanto di stanziare un fondo per far fronte al pagamento, il conto recapitato ammonta a quasi mezzo milione di euro fra risarcimenti vari rivalutati. Fin qui comunque la famiglia Cutilli, rappresentata dall'avvocato di casa, Giuseppe, si è limitata a guardare nonostante l'esecutività delle sentenze.

 

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