CORRUZIONE. Appalti e favori, la tangentopoli umbra che mise nei guai il Corbo

PENNE – Riportiamo un servizio de Il Messaggero, edizione Umbria del 2008, a riguardo degli arresti per la tangentopoli sui lavori della ristrutturazione della scuola “Giordano Bruno” di Perugia. Roberto Corbo, attuale azionista dell’impresa casertana che dovrà costruire la nuova scuola elementare “Giardini”, andò ai domiciliari. Il processo: nuova udienza ad aprile. Sentenza forse a luglio.

PERUGIA – L’inchiesta appalti & favori regala passaggi chiari di come funzionava il sistema. Un caso embimetico descritto nella misura cautelare emessa dal Gip Claudia Matteini su richiesta del pubblico ministero è quello relativo alla scuola “Giordano Bruno” di Perugia. Ecco la sintesi, «…la gara relativa al presente capitolo riguarda i lavori di ristrutturazione della scuola “Giordano Bruno” di Perugia (determina aggiudicazione 7421), con apertura delle buste di offerta avvenuta in data 01.08.2007, di cui è risultata vincitrice l’impresa Corbo di Corbo Roberto di Caserta…» «…Anche in questa circostanza, come già ampiamente riscontrato nel corso di tutta l’inchiesta, la gara in parola viene gestita in maniera del tutto personalistica dal Mas-simo Lupini (imprenditore della Seas) e dalla Maria Barbieri (funzionarla della Provincia) che in qualche maniera favoriscono per l’aggiudicazione l’impresa Corbo….In una comunicazione telefonica, intercettata in data 18.06.2007, MariaBarbieri informa Lupini che si tratta di una scuola di Perugia, Massimo risponde che ne parleranno domani mattina. Il giorno successivo Lupini, presumibilmente dopo l’incontro con la Barbieri, chiama Corbo della Corbo sas comunicandogli che gli ha lasciato una busta, senza rivelame il contenuto, e si assicura che una volta che Corbo avrà visto di cosa si tratta lo dovrà richiamare…» «…Lo stesso giorno si registrava un nuovo contatto tra il Lupini e la Barbieri durante la quale quest’ultima comunica che per la gara del “Giordano Bruno” ha fissato come termine, per l’apertura delle buste, il primo di agosto. Successivamente alla telefonata con la Maria Barbieri, Lupini chiama Corbo Roberto e gli comunica che il giorno 30 (giorno prima dell’apertura delle buste per la gara relativa alla ristrutturazione della Scuola Giordano Bruno) dovrà portarsi alla provincia poiché asserisce testualmente che “c’è la possibilità anche di fare manualmente… per evitare di dover fare e poi disfare… vieni su ci vediamo qui davanti… dove devi andare tu a portare…”. Nonostante il linguaggio poco esplicito è ragionevole pensare che l’appuntamento fissato con Lupini il giorno 30 presso gli uffici della Provincia sia finalizzato pilotare la gara in argomento proprio in favore del Corbo…». «…effettivamente il giorno 30 Corbo si trova nel posto convenuto. Nelle successive telefonate Corbo è ancora più esplicito e asserisce di essere in via Palermo, ove di fatto sono ubicati gli uffici della Provincia di Perugia. Il giorno 01 agosto, dopo l’apertura delle buste relative alla gara per i lavori di ristrutturazione della scuola “Giordano Bruno” Lupini chiama Corbo e gli comunica “che è tutto a posto” sot- gara. Nella stessa circostanza i due fissano immediatamente un appuntamento per il lunedì successivo, visti i commenti del Lupini fatti durante la conversazione: “senno questi qui ehhh….”, è lecito pensare che l’incontro sia finalizzato come sempre all’eventuale ringraziamento che il Corbo deve fare per il favore ricevuto….» «…La conferma di quanto sopra ipotizzato si ha nella successiva telefonata del giorno 05.08.07, intercorsa sempre tra il Lupini ed il Corbo, durante la quale quest’ultimo vuole incontrare il Lupini cosi “gli da quello che gli deve dare”. Il giorno successivo i due si incontrano nell’ufficio di Lupini…Lo stesso giorno 06 agosto, dopo l’incontro avuto con Corbo, Lupini contatta il dirigente del’area Affari Generali della Provincia di Perugia Fabio Patumi e gli comunica testualmente: “ti lascio una cosa qui da noi… sono alcune fotografie..tè le lascio al solito posto”. Vista la cronologia dei fatti sopra riportati: prima il Lupini si incontra con Corbo all’intemo del suo ufficio poiché quest’ultimo gli deve dare quello che gli deve dare, un minuto dopo chiama il funzionario della Provincia Patumi e gli comunica che gli lascerà le “fotografie” al solito posto, è lecito pensare che il ringraziamento del Corbo sia stato, almeno in parte, passato direttamente nella mani di Patumi. Successivamente Lupini contatta telefonicamente an- che la Maria Barbieri comunicandogli che l’indomani pomeriggio passerà a trovarla. La Maria si preoccupa che venga avvertita prima poiché nel momento in cui si incontra con Lupini vorrebbe essere sola. Anche in questo caso è lecito pensare che una parte del “ringraziamento” di Corbo per la gara vinta vada anche alla Barbieri. Effettivamente due giorni dopo Lupini chiama Maria Barbieri e gli chiede dove si trova perché: “gli deve dare….” Maria risponde che è LA TELEFONATA Ecco una conversazione del caso Giordano Bruno che segna il primo passaggio dell’accordo per pilotare l’appalto. Maria Barbieri dice: per la gara che ha fatto ieri del “Giordano Bruno” gli ha messo come termine il primo agosto…meno tempo…non voglio che si attacchino per i tempi…che tra l’altro Adriano (Maraziti ndr) ha motto da fare con le provinciali e con le barriere.. Massimo Lupini dice che va bene tu stai dietro a questo Baffone…vediamo quello che arriva… Maria gli comunica altre cose di carattere esclusivamente d’ufficio rendendo Massimo edotto di quel che accade…poi in coda alla comunicazione Maria cambia discorso e gli dice ..ascolta ma quello che mi dicevi di Baffino stamattina ..il tempo quale è?… Massimo risponde dicendo che è sempre lo stesso…e che non si deve preoccupare perche quella (gara) andrà insieme a questi altri…separatamente naturalmente…ma io faccio solo una supposizione… Maria chiede se di quello che gli diceva (persona) deve essere invitata a pranzo ?…(affermazione dissimulata per indicare se dve invitano alla gara) Massimo risponde di sì… Maria …ehh si ..sili… Massimo dice che non ha capito… chiamandola amore… Maria dice “…designato però per essere…”.

di ITALO CARMIGNÀNI e VANNA UGOLINI

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