Bocchette aperte, il fuoco fa paura

Pericolo incendi Penne
Pericolo incendi Penne

Eppure pare tutto predisposto all’uso: ma nulla è idoneo

PENNE – Un incendio di poco conto a Porta Fornace. A fuoco 500 metri quadrati di orti abbandonati per autocombustione. Anzi una discarica a cielo aperto.

Tutto si è risolto per il meglio. Ma se scoppiasse un incendio nel centro storico, si correrebbe il serio rischio di non poterlo domare provocando conseguenze disastrose. E’ emblematica la vicenda che racconta Vincenzo Perrella, docente di matematica in pensione, in un esposto inviato l’anno scorso al sindaco Rocco D’Alfonso. “In agosto si è sviluppato un incendio a Villa Degna e nel momento in cui l’autopompa dei vigili del Fuoco è arrivata in piazza Luca da Penne per rifornirsi di acqua, io ed i vigili del Fuoco abbiamo dovuto constatare che le bocche a manichetta esistenti in piazza ,e di fronte all’edificio della Fondazione ForModa, in corso Alessandrini, sono risultate completamente inutilizzabili in quanto non collegate alla rete idrica comunale”.

Addirittura la bocchetta collocata lungo il corso è posizionata in modo da non poter essere usata perché troppo vicina al cordolo per potervi avvitare la manichetta. Perrella, che abita in piazza Luca da Penne, fu protagonista suo malgrado di un episodio che avrebbe dovuto allertare chi di dovere. Nell’agosto del 2009, ci fu in incendio appiccato dolosamente nella zona della Portella, sulla passeggiata, che solo per un caso fortuito non si propagò ulteriormente, vista la natura fittamente boscosa dell’area, inaccessibile tra l’altro ai mezzi antincendio dei vigili del Fuoco e priva di sistemi idranti.

Si tratta di una zona situata a ridosso di tutto il centro abitato che dalla piazza si estende fino al viale di San Francesco. Fu possibile lo spegnimento delle fiamme che, attraverso una palma stavano penetrando nell’abitazione di Perrella, grazie alla casuale apertura di un varco all’interno della palestra della piazza. Dall’anno scorso l’unica novità è la sostituzione di un volano alle bocchette della piazza. Soltanto perché il precedente era di plastica ed è stato bruciato dal sole e dal gelo. Ma resta il problema del collegamento alla rete idrica che non è funzionante: non ci sono le manichette che potrebbero aiutare chiunque fino all’arrivo dei vigili del Fuoco. Il varco di accesso per la Portella non esiste dalla piazza e la passeggiata ai piedi delle mura è stata strutturata in modo tale che alcun mezzo possa accedervi.

Le bocchette davanti a ForModa sono rimaste pressoché invariate e non accessibili agli idranti dei vigili del Fuoco perché mal posizionate. Agli occhi del cittadino si para davanti una scenografia teatrale: pare che tutto sia predisposto a dovere, ma nulla è idoneo all’uso.

Il Comune di Penne insomma si preoccupa poco dell’emergenza incendi. In compenso ha ritenuto urgentissimo ordinare la pulizia ai privati dei loro terreni, ma la zona della passeggiata, frequentatissima l’estate, non è stata oggetto di alcun intervento di manutenzione né del verde (sterpaglie secche lungo tutta la scarpata: basta un mozzicone per far divampare le fiamme) né della scurezza (non c’è una goccia d’acqua lungo tutto il percorso) né dell’igiene e della profilassi dei parassiti e dei rifiuti (cestini ricolmi mai svuotati). Insomma, una situazione deficitaria che contrasta con l’immagine legata alla funzionalità logistica di una Penne che può vantarsi di disporre di un servizio di Protezione Civile (ben due gruppi) che si dà molto da fare. Ma che opera in un contesto così lacunoso.

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This