Tutti i tagli di Brioni, settore per settore. Si salvano i lavoratori di Roma e Milano

PENNE – Prende posizione anche la Femca-Cisl sui 60 licenziamenti per riduzione di personale (legge 223 del ’91) annunciati da Brioni per Roman Style spa (52 esuberi) e Brioni spa (8) che si dovranno concretizzare entro aprile.

“Le quattro assemblee di organizzazione svolte negli stabilimenti-spiega Leonardo D’Addazio- sono state utili a spiegare le motivazioni che hanno spinto la Cisl a non firmare l’accordo proposto dall’azienda. Inoltre le assemblee sono state fondamentali per chiarire una volta per tutte le aree funzionali interessate alla procedura di mobilità senza fare ipotesi di nessun genere sul futuro, ma facendo semplicemente il quadro della situazione attuale. I lavoratori interessati sono quelli non direttamente interessati alla produzione. Non entrano nella dichiarazione di esubero quindi gli operai diretti di produzione che nel recente passato hanno subito diversi anni di cassa integrazione. L’assemblea dei lavoratori ha rimarcato l’importanza strategica di puntare sempre di più sulla qualità delle lavorazioni sartoriali che hanno sempre contraddistinto il vestito Brioni, conservando le eccellenze tipiche del nostro territorio”. Vediamo il quadro della situazione nella Roman Style spa che conta sulle unità operative (divisione sportswear: 168 dipendenti di cui 130 operai, 21 impiegati, 13 tecnici equiparati, 2 quadri, 2 apprendisti) di Montebello di Bertona;, (divisione cravatte: 14 unità di cui 6 impiegati ed 8 operai) di Città Sant’Angelo e di Penne dove ha sede legale e il cui organico è di 1.000 lavoratori e cioè: 890 operai, 38 impiegati, 54 tecnici equiparati, un dirigente e 17 apprendisti. Interessati settori che occupano 156 lavoratori, 52 dei quali verranno mandati via. Nel dettaglio, si prevede di tagliare lo staff di produzione e programmazione che conta su 18 persone:3 esuberi; prodotto-modelli: 18 attuali, 2 da licenziare; acquisti e sourcing: dagli attuali 15 vanno via in 5; AQF: dai 10 di oggi escono in 3; ufficio ordini MTM/RTW: si passa dagli odierni 13 a 9 con taglio di 4, tempi e metodi: 7 occupati, ne restano 4; fatturazione: dai 5 di oggi a 2 con 3 esuberi; magazzino prodotti finiti e spedizioni: si passa dagli attuali 28 a 12; magazzino materie prime: ne sono 21, via in 7; campioneria-officina: 21 in attività, fuori in 6. Brioni spa, l’azienda che commercializza i prodotti, conta su un organico di 133 unità sparse fra Penne (54 dipendenti), Montebello di Bertona (40), Città Sant’Angelo (1), Milano (16, ma non rientrano nella procedura di mobilità) e Roma (22 dipendenti, anch’essi esclusi dai licenziamenti). E allora sono interessati reparti dove operano 53 addetti ridotti dagli 8 esuberi: staff di produzione e programmazione (passa dagli attuali 7 a 5 con 2 esuberi), prodotto/modelli: dai 10 odierni si prevede un taglio di uno; customer service: da 5 ne restano 4; amministrazione/legale/servizi generali: dai 31 di oggi, ne resteranno 27.

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