Sviluppo: investimenti per 10 milioni di euro sulla provincia di Pescara

PESCARA – Dopo due anni di ricorsi al Tar e in appello, il Consiglio di Stato ha dichiarato chiusa la partita.

La società consortile Terre Pescaresi potrà proseguire nel suo lavoro di sviluppo del territorio rurale della provincia di Pescara. È stata depositata lo scorso 8 febbraio la sentenza che respinge definitivamente la richiesta della società “Le Antiche Terre d’Abruzzo”, presieduta da Pino De Dominicis (ex presidente della provincia di Pescara) e partecipata, tra gli altri, da CNA e CIA. Ne da notizia il presidente del CdA di Terre Pescaresi Gianluca Buccella, al quale fa eco il direttore, Domenico Francomano: «finalmente possiamo avviare il nostro lavoro, abbiamo perso due anni nel corso dei quali avremmo potuto aiutare qualche azienda in difficoltà e soprattutto stimolare investimenti, ma i due ricorsi (al TAR e al Consiglio di Stato) hanno rallentato il nostro impegno, ora ci tocca rincorrere il tempo, perché rischiamo di dover restituire diversi milioni alla CEE a causa dei vari ricorsi”. Il Piano di Azione che Terre Pescaresi ha definito, determinerà circa 10 milioni di euro di investimenti nei prossimi due anni nei comuni della provincia di Pescara. “ la decisione di Antiche Terre di perseguire la strada dei ricorsi e dello scontro ha significato rallentare la spesa di fondi pubblici. Ora, se pur in ritardo, con poco tempo a disposizione, potremo iniziare ad attuare piani strategici di sostegno alle produzioni tipiche locali, all’artigianato artistico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili oltre a sostenere le amministrazioni comunali dei nostri borghi nelle attività di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale». Il ricorso presentato dalle “Antiche Terre Pescaresi” al Consiglio di Stato è stato curato dall’avvocato Giovanni Legnini attuale candidato del Partito democratico alla Camera dei Deputati. Terre Pescaresi nel frattempo ha già avviato, con i primi tre bandi, la possibilità di investire un milione di euro ad imprese dell’agricoltura e dell’artigianato e piccolo commercio, ora inizierà la seconda fase di investimenti.

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