VESTINA GAS: CONDANNATO EX PRESIDENTE DI SIMONE A RISARCIRE IL COMUNE DI PENNE

La revoca di un delegato nominato in una società partecipata dal Comune dopo il termine di 45 giorni (stabilito dall’art. 50 del Tuel) dall’elezione del Sindaco è legittima, se previsto dallo Statuto della società. Lo ha stabilito la Corte d’Appello dell’Aquila che ha riformato (provvedimento n. 43/24) la sentenza di primo grado, e accolto, l’opposizione del Comune di Penne (difeso dagli avvocati Salvatore Di Meglio e Alessandro Mannocchi) contro l’ex Presidente di Vestina Gas Srl, Lelio Di Simone, società pubblica specializzata nella commercializzazione di gas e luce elettrica. Il 25.10.2016, con decreto firmato dall’allora sindaco Mario Semproni, il Presidente Di Simone era stato revocato per gravi inadempienze, che avevano logorato il rapporto fiduciario con l’ente.

In primo grado, tuttavia, i giudici avevano condannato il Comune a risarcire gli importi non percepiti fino alla scadenza del mandato dell’ex presidente Di Simone, difeso dall’avvocato Leo Brocchi. “L’indicazione che una eventuale revoca dell’amministratore deve essere sorretta da una giusta causa appare decisione incondivisibile – scrivono i giudici della Corte Alberto Iachini Bellisari (consigliere-relatore), Silvia Rita Fabrizio (consigliere) e Francesco Filocamo (presidente) – in quanto assunta in contrasto con la previsione statutaria che detti limiti temporali non prevedeva e che nemmeno contrastava con l’art. 2449 cc, norma che stabilisce come l’Ente ha diritto, per statuto, di procedere alla nomina diretta di un numero di amministratori proporzionale all’entità della propria partecipazione e che solo esso può revocare gli amministratori di propria nomina, ma nulla dice sulla durata minima dell’incarico e niente prevede sui tempi della revoca e sostituzione degli amministratori, chiaramente regolabili a norma dello statuto”.

I giudici hanno condannato l’ex Presidente di Vestina Gas Srl, Lelio Di Simone, a risarcire le spese legali e a restituire le indennità percepite per un importo complessivo di circa 28mila euro. “Abbiamo agito sempre con la massima trasparenza e attenzione verso il patrimonio pubblico – ha commentato l’ex sindaco Mario Semproni (nella foto) -. E questa sentenza rappresenta un riconoscimento all’operato amministrativo svolto dalla mia maggioranza e di quella del sindaco Gilberto Petrucci. Oggi – conclude Semproni – resta da commentare solo il dato politico emerso dalle carte dei procedimenti giudiziari legato alla vicenda della società pubblica Vestina Gas Srl: la gestione politica del Partito democratico di Penne è stata approssimativa e disorganica.

Gestione caratterizzata purtroppo da buchi di bilancio, ad esempio come quello registrato nell’esercizio 2016 in cui la società Vestina Gas Srl aveva chiuso con una passività di 603.442, tanto da condurre a un patrimonio netto negativo di € 181.280, o i notevoli conflitti di interessi presenti nella compagine societaria. Abbiamo fatto finalmente chiarezza rispetto anche agli attacchi personali che il Partito democratico ha condotto e perpetrato senza scrupolo nei confronti dei membri della maggioranza”.


 

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