PIGNOLI: “RISOLVERE PRESTO LE GRAVI CRITICITÀ NEL REPARTO DI NEFROLOGIA DELL’OSPEDALE CIVILE DI PESCARA”

“Nel reparto di Nefrologia dell’ospedale civile di Pescara inaugurato pochi mesi fa e precisamente a maggio scorso, i degenti devono fare i conti con gravi problematiche che questa mattina vogliamo denunciare. Nulla quaestio sull’aspetto sanitario che era e resta una eccellenza grazie alla competenza e alla capacità del primario Mario Campanella, del direttore del reparto Roberto Summa e del personale medico e paramedico”. Così il capogruppo Udc al comune di Pescara Massimiliano Pignoli che dopo aver scritto due lettere all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, ai vertici Asl e al sindaco di Pescara, questa mattina nel corso di un incontro con la stampa ha parlato delle criticità presenti in reparto: “Ne sono diverse, partendo dalla mancanza di una pompa di calore che nel reparto si aspetta da tempo. In estate si è andati avanti con dei pinguini volanti e capirete quali disagi ci sono stati per noi degenti. Per l’inverno, senza riscaldamento, come si farà ditemi voi, considerando che i degenti nefropatici avvertono proprio per le patologie di cui soffrono, maggiormente il freddo. E poi la mancanza delle zanzariere. In reparto un dipendente Asl nel corso di una sua visita ha dichiarato che non ci sono, ma vi invito a venire la sara in reparto per vedere che non è così come ho potuto constatare anche io durante il mio ricovero. Ci era stato promesso che si sarebbe risolta a breve la problematica ma non è stato fino ad oggi così. 

E poi la cosa forse più grave. Il reparto di Nefrologia ha ordinato attraverso la struttura, l’Ega, un macchinario che permette di analizzare il sangue e che serve per verificare la presenza di elettroliti nel corpo umano. Per noi nefropatici, è di fondamentale importanza perché misura fosforo , potassio e calcio e altri elementi che possono in caso di grandi variazioni portare anche al decesso del paziente. E così in mancanza di questo macchinario – prosegue Pignoli – un infermiere è costretto a lasciare il reparto (cosi che resti uno solo infermiere che non credo sia consentito) e andare a Pneumologia due piani sopra per sviluppare l’esito dell’analisi. 

Questa cosa viene ripetuta circa sette otto volte al giorno per cui capirete bene l’importanza di questo macchinario. Ebbene in questa situazione chiaramente ci sono disagi per degenti e operatori sanitari per cui ho scritto delle lettere all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, ai vertici Asl e al Sindaco Carlo Masci, presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl affinché si porti la discussione della questione nella prossima riunione del Comitato. Non ricorro spesso a conferenze stampa come alcun fanno per la campagna elettorale ma credo che siccome in nessun ospedale devono esistere malati di Serie A e serie C, occorre risolvere e urgentemente questi problemi. Assieme ad altri nefropatici siamo altrimenti pronti ad azioni anche eclatanti per vedere riconosciuti quelli che sono i diritti del malato”. 

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