PESCARA: NESSUNA STANGATA PER GLI UTENTI DA PARTE DI ACA SPA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dopo la conferenza stampa del 16.07.2023 indetta dal capogruppo dell’Udc del Comune di Pescara Massimiliano Pignoli insieme all’avvocato Antonio Di Monte, inerente alle bollette ACA SpA mai recapitate e a vessazioni a danno dell’utenza da parte dell’azienda acquedottistica abruzzese, e dopo articoli diffusi a mezzo stampa pubblicati il 16.07.2023, è seguita un’approfondita verifica da parte del management ACA. Il gestore idrico risponde di seguito, punto per punto, alle illazioni diffuse, ritenendole senza alcun dubbio strumentali e di propaganda per i motivi che seguono.

  1. Considerazione generale e preliminare è che, se lo scopo della conferenza stampa di cui sopra fosse stato costruttivo, il capogruppo dell’Udc del Comune di Pescara Massimiliano Pignoli e l’avvocato Antonio Di Monte avrebbero potuto chiedere informazioni preliminarmente ad ACA SpA, invece di tenere l’evento in questione di sabato mattina, alle 11.30, senza possibilità di replica da parte del gestore idrico.

 

  1. ACA SpA rispetta appieno il disposto della delibera ARERA 311/2019 con una serie di attività imprescindibili quali: cadenze prestabilite della lettura dei contatori; verifica, predisposizione fattura e inoltro allo spedizioniere delle bollette destinate all’utenza; verifica dei pagamenti; invio di un primo sollecito bonario (oggetto della conferenza stampa); seconda verifica del pagamento; invio di un secondo sollecito con contestuale costituzione in mora (per cui solo da qui decorrono gli interessi); preavviso di limitazione e limitazione della fornitura.

 

  1. Per eventuali ritardi nel recapito della corrispondenza, ACA SpA è, semmai, parte lesa nei confronti della società che spedisce e invia le bollette. Il gestore idrico precisa che l’azienda ha attivato già da tempo da un lato, le contestazioni alla società di spedizione per ogni singolo utente che segnala il ritardo del recapito bolletta e, dall’altro, una serie di servizi che consentono all’utente di ricevere la fattura via mail (quindi senza alcun ritardo) e/o di scaricarla dal sito web e/o riceverla tramite semplice richiesta al numero verde.

 

  1. Il recapito postale cartaceo è sempre meno utilizzato: prima c’era il postino che per decenni serviva lo stesso comune e la stessa strada e quindi conosceva tutti. Ora il recapito è gestito da contratti trimestrali con Poste Italiane o con servizi postali privati, che ruotano continuamente. Circostanza che ha spinto tutte le utilities a potenziare la corrispondenza digitale.

 

  1. Gli utenti a cui si fa riferimento nella conferenza stampa, hanno ricevuto un sollecito di pagamento bonario, così come imposto da ARERA, e non un’ingiunzione di pagamento come erroneamente affermato e diffuso dalla conferenza e dalla stampa; si tratta di due istituti giuridici completamente diversi. A ben vedere, i documenti presentati nella suddetta conferenza stampa, sono fatture nelle quali vengono riportati, nell’apposito riquadro, eventuali scaduti precedenti. Quindi, se tale documentazione è stata mostrata, le fatture sono necessariamente pervenute agli utenti in questione.

 

  1. A ciò si aggiunga che dalle verifiche che ACA SpA sta puntualmente effettuando sulle segnalazioni degli utenti allo sportello, molto spesso il mancato recapito è attribuibile all’utente stesso poiché, ad esempio, non ha effettuato una voltura mortis causa e, conseguentemente, il postino non ha potuto consegnare ad un soggetto diverso dal destinatario indicato in fattura.

 

  1. Considerato che la stragrande maggioranza degli utenti ha regolarmente pagato, è evidente che le fatture sono state regolarmente inviate e, se una parte minima dell’utenza non le ha ricevute, questo non è certamente imputabile ad ACA.

 

  1. Alla base di tutto, c’è anche la considerazione non trascurabile che l’utente non può dimostrare di non aver ricevuto la fattura poiché in posta ordinaria e non per raccomandata A/R.

 

  1. Nella conferenza stampa, inoltre, viene evidenziato che chi risiede in altra abitazione (ad esempio un turista con seconda casa) rischia di incappare in un’inaspettata sospensione dell’erogazione dell’acqua. Nulla di più irreale, poiché le fatture e i solleciti vengono inviati (su richiesta dell’utente) al domicilio di residenza e non all’indirizzo della seconda casa.

 

  1. ACA SpA ha attivato tavoli di concertazione con le associazioni dei consumatori per migliorare il servizio in maniera costruttiva e, ad oggi, il servizio è migliorato tantissimo rispetto agli anni passati.

 

Per concludere, ACA SpA invita il Consigliere e il suo Avvocato a un confronto più costruttivo e soprattutto a non creare falsi allarmismi che inducono l’utenza a un’improbabile class-action priva di fondamento.

            

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