MARSILIO VALUTI L’OPERATO DEL CONSORZIODI BONIFICA CENTRO
Lo chiede con una petizione il comitato “Bonifica Sostenibile”

Torna a far sentire la propria voce, attraverso una petizione da inviare al presidente della Regione Abruzzo, il comitato “Bonifica Sostenibile”.

“Il Consorzio di Bonifica Centro – dichiara il presidente del comitato, Gabriele Trovarelli  dopo sette anni di commissariamento versa in una situazione paradossale che impatta tutti i contribuenti: ci ritroviamo le tariffe aumentate del 100%, per alcuni fino al 200%, senza che ci sia una giustificazione legittima, con i canoni più che raddoppiati raggiungendo anche la cifra folle di 300 euro per ettaro.

Mentre in sei anni la contribuenza di quarantamila utenti viene gravata di 7 milioni di euro, i disservizi e le interruzioni di erogazione sono sotto gli occhi di tutti.  Il motivo?
Gli aumenti non vanno a migliorare il servizio fornito ma sono utilizzati per altre e diverse finalità di bilancio.

Il Consorzio non ha manifestato alcuna volontà di eliminare gli impressionanti aumenti delle tariffe applicate ed addirittura ne paventa di ulteriori per l’anno 2023.

Abbiamo impugnato le delibere del 2022 e siamo giunti alla fase finale del giudizio: il 24 marzo il Tar dovrà pronunciarsi nel merito.

Ma l’azione giudiziaria da sola non è sufficiente e, in ogni caso, non garantirebbe la rimodulazione delle tariffe per il 2023.

Quello che chiediamo ai contribuenti – continua Trovarelli un aiuto con la sottoscrizione del 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐭𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐛𝐫𝐮𝐳𝐳𝐨 che ha una precisa funzione di garanzia e controllo istituzionale sull’operato del Consorzio, stabilita dalla Legge Regionale N. 45/2019.

Nella petizione segnaliamo le criticità della gestione commissariale dell’ente e come il contributo che grava su ciascuno di noi viene calcolato in totale difformità alle norme di legge ed “al piano di classifica”, con 𝐮𝐧 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐢𝐭𝐞 che il Consorzio registra per la gestione dei depuratori e per i mancati incassi milionari da parte del 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐭𝐢 𝐞𝐝 𝐀𝐜𝐚.

Il Comitato Bonifica Sostenibile -conclude il presidente – ha bisogno della vostra partecipazione per continuare a combattere in modo più incisivo: se non lo facciamo noi, nessuno lo farà al nostro posto”.

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