LORETO APRUTINO: I NONNI NON FURONO LASCIATI SOLI
Il Tribunale assolve in pieno la Cilli

Un’accusa pesante, quella di aver abbandonato gli ospiti della casa di riposo cittadina ad un mese dallo scoppio della pandemia da Covid 19 che contagiò gli anziani e chi vi lavorava. Ma poi, quasi quattro anni dopo, il tribunale di Pescara ha stabilito che non ci fu reato ed ha assolto con il massimo della formula piena, “perché il fatto non sussiste”, Antonella Cilli (nella foto), la presidentessa della cooperativa sociale “L’Albero” che operava al suo interno. Una vicenda che suscitò molto clamore. Era il 27 marzo del 2020, ci furono fra gli ospiti diverse vittime del virus ed almeno altri dieci ne vennero contagiati.

L’accusa poi mossa nei confronti della cooperativa fu quella sostanzialmente di essere venuta meno al dovere dell’assistenza, poiché i suoi operatori, allarmati dal contagio, si sarebbero rifiutati di recarsi al lavoro in quei drammatici giorni. Serviva insomma un intervento di un certo tipo e accadde perciò che la Protezione civile provvide a far evacuare senza ulteriori indugi la casa di riposo “Mariannina Acerbo”, intitolata alla madre di Giacomo e Tito Acerbo personaggi di primo piano della Storia anche nazionale. I 23 ospiti della struttura nel cuore del centro storico vennero così trasferiti chi in ospedale, per le cure del caso, chi a Città Sant’Angelo in un istituto in buone condizioni. Ma anche alcuni operatori risultarono positivi al coronavirus tanto che, in prima battuta, fu inviato sul posto altro personale per assicurare l’assistenza agli anziani. Il 10 aprile 2020 comunque la casa di riposo veniva sottoposta a sanificazione integrale, come da protocollo, da parte della Protezione Civile Regionale.

“La Giustizia ha chiuso una triste storia dopo tre anni di indagini ed un processo molto sofferto”, ha commentato l’avvocato Giovanni Legnini, già Luogotenente dell’Arma, legale di Antonella Cilli la quale lo ha ringraziato pubblicamente. Scrive su facebook Anita Di Marco: “Sono felice della sentenza che riconosce l’impegno che la cooperativa ha svolto durante un momento così difficile. E’ facile accusare e giudicare dal di fuori. L’amore per i nostri nonni e per il nostro lavoro ha vinto!”.

Sul sito dell’Asp, l’Azienda pubblica di servizi alla persona che coordina i vari istituti del Pescarese, si legge che la residenza loretese per anziani è ancora chiusa. Il vero problema che si pose fin da allora evidentemente non è stato risolto, e cioè che le spese di adeguamento dell’immobile non sarebbero sostenibili da parte del Comune di Loreto Aprutino che ne è proprietario.

Si ipotizzò negli anni scorsi l’idea di riqualificazione dell’intero immobile, con annessi anche i locali di via Gelo destinati però al ripristino della scuola materna. Era fra gli obiettivi della giunta di Gabriele Starinieri, visti anche i sopralluoghi da parte della Soprintendenza Archeologica e delle Belle Arti dell’Abruzzo e dell’Ufficio Tecnico Comunale che hanno interessato anche il Museo Antiquarium.

Berardo Lupacchini


 

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