IL TRIBUNALE DI ROMA BOCCIA L’AMBASCIATA DI FRANCIA E BLOCCA LO SFRATTO DELLO SCULTORE PENNESE BRUNO LIBERATORE

Il Tribunale di Roma boccia l’ambasciata francese presso la Santa Sede e blocca lo sfratto ai danni dello scultore pennese Bruno Liberatore, accogliendo il ricorso presentato dal Codacons.

L’artista, che da anni espone le sue opere presso lo studio di via del Vantaggio a Roma (immobile di proprietà dei Pii Stabilimenti di Francia) e la cui fama è riconosciuta a livello internazionale, si era visto infatti recapitare un decreto di sfratto dopo una controversia legale nata a seguito di lavori eseguiti nell’immobile che avevano portato alla distruzione di diverse opere d’arte realizzate da Liberatore.  Nonostante le reiterate richieste avanzate all’Ambasciata di Francia, nessun risarcimento per i danni provocati all’artista era stato concesso, e al contrario è stata avviata la procedura di sfratto, oggi bocciata dal Tribunale di Roma.

La III sezione civile Esecuzioni immobiliari ha così accolto il ricorso presentato dal Codacons in difesa dell’artista, e ha bloccato il provvedimento di sfratto sospendendo il procedimento fino al contraddittorio tra le parti.

Una decisione importantissima che salva la galleria d’arte di via del Vantaggio e boccia l’ambasciata di Francia presso la Santa Sede, consentendo allo scultore di continuare ad esporre le proprie opere.

A seguito della decisione del Tribunale, il Codacons chiede ora a Papa Francesco di richiamare l’ambasciatore francese in Vaticano, che voleva sfrattare il più importante scultore italiano vivente.

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