PENNE – Non è prevista un’aliquota agevolata di IMU per quegli immobili concessi in comodato gratuito fra parenti di primo grado, cioè genitori-figli che con la normativa dell’Ici erano esonerate dal carico fiscale.
Pagheranno invece l’aliquota massima sulle seconde case che a Penne, è stato deciso, è appunto del 10,6 per 1000. Nessuno sconto, ed era invece possibile stabilirlo, come è successo a Pescara o a Reggio Emilia, la città cara al sindaco Rocco D’Alfonso. In consiglio a giugno, quando venne approvato il regolamento sull’IMU i consiglieri Ferrante, Tresca e Bianchini provarono a sollecitare l’amministrazione sul tema, così come su altre possibili agevolazioni fiscali per imprese e categorie sociali più deboli. La risposta del governo pennese è stata di rinviare il loro esame al 2013.