A lezione da venerdì, mattina e pomeriggio, a turno cioè. I padroni di casa della Paratore dalle 8, i colleghi ospiti delle medie della Giardini, la cui sede è stata un mese fa sgomberata per scopi precauzionali (ma il personale amministrativo vi lavora come se nulla fosse), dalle 14.
Per il Comune, sempre più in affanno nella comunicazione, è questa la soluzione, ovvero far utilizzare a tutti solo quelle aule migliorate di recente dal punto di vista sismico. Qualcuno ha provato a chiedere di alternare i turni alle scolaresche, ma non ci sarebbe alcun accordo fra i vertici delle due scuole ieri riuniti in seduta straordinaria. E’ questa la strategia del Comune dopo tre giorni di sospensione delle attività didattiche disposta dal sindaco Mario Semproni in seguito alle criticità evidenziate in sette aule dal sopralluogo dei vigili del Fuoco, intervenuti con urgenza poiché chiamati dalla preside Maria Teresa Di Donato il 3 ottobre. Che la situazione stia precipitando, e sfiorando aspetti grotteschi, è sotto gli occhi di tutti. Intanto, 109 genitori del comitato spontaneo Giardini nel cuore hanno inviato un documento a prefetto e procura della Repubblica, fra i vari destinatari, con cui annunciano di non intendere far frequentare la scuola ai propri figli se l’amministrazione comunale non dirà con carte alla mano di poter garantire la sicurezza. Il sindaco dal canto suo ha già annunciato un esposto alla procura della Repubblica, rivolgendosi ai carabinieri, per accertare omissioni ed errori del passato. Tutto nasce un mese fa allorché il primo cittadino ha deciso lo sgombero della scuola Mario Giardini a causa dello sciame sismico in corso: le perizie del 2010 riferiscono di debolezze strutturali del plesso e della necessità di intervenire. La giunta di Rocco D’Alfonso deliberò di realizzare nuove aule, delocalizzandole in via dei Lanaioli, ma il cantiere non c’è ancora. Sarà l’architetto Antonino Di Federico, classe 1954, originario di Miglianico, in qualità di neo responsabile comunale dell’urbanistica, ingaggiato dalla giunta, ad occuparsi del rilascio della licenza di costruire. Ma Semproni ed i suoi di costruire la scuola non ne vorrebbero sapere…