CITTÀ SANT’ANGELO: ECOVALORIZZATORE UN IMPIANTO ECOLOGICO AVANZATO PER IL BENE DI UNA COMUNITÀ
Papa presidente Ambiente spa: è volontà aziendale informare e condividere con la cittadinanza e le istituzioni vantaggi e problematiche sull’impianto in questione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Un nuovo impianto ecologico per dimezzare i costi in bolletta e ridurre l’inquinamento. Nell’attuale contesto internazionale l’attenzione verso la sostenibilità, la transizione ecologica e la transizione energetica cresce giorno dopo giorno. E’ un cambiamento epocale a cui tutti dobbiamo attenerci e al quale tutti dovremmo partecipare, perché i principali obiettivi della
normativa ambientale comunitaria impongono il risparmio delle risorse naturali, idriche ed energetiche, e la riduzione dell’inquinamento.
E’ importante sottolineare a tal proposito come si parli di gestione e recupero dei rifiuti anziché di semplice smaltimento.
La normativa, in tal senso, parla chiaro: nei prossimi anni il nostro Paese è chiamato a raggiungere gli sfidanti obiettivi europei posti dall’avvento dell’Economia Circolare, mentre i dati evidenziano come in Italia, ed in particolare nel mezzogiorno, come anche nella Provincia di Pescara, si sia ancora molto distanti dal raggiungerli, soprattutto a causa della carenza di impianti di gestione (come quelli per il riciclo della frazione organica).

Ogni giorno migliaia di tonnellate di rifiuti sono trasportati da una parte all’altra del paese, in cerca di adeguato trattamento, questa situazione genera inquinamento e alti costi per i cittadini, mentre il tasso di riciclo resta ancora molto lontano dagli obiettivi europei, tanto che una parte importante dell’umido urbano finisce ancora in discarica.
Una criticità che accomuna anche la stessa Provincia di Pescara, soprattutto a causa della carenza di un’impiantistica adeguata e tecnologicamente all’avanguardia per il recupero e valorizzazione energetica, che ad oggi condanna il nostro territorio a portare in altre aree quantitativi crescenti di rifiuti organici, rinunciando a opportunità di sviluppo e scaricando sui propri cittadini elevati costi di gestione che si traducono in bollette sempre più alte.
Tutto ciò non è compatibile con un futuro green e non è adeguato al nuovo paradigma dell’economia circolare, necessario per attivare il processo di crescita sostenibile, indispensabile per tutelare le risorse mondiali e l’ambiente.
La transizione verso l’economia circolare sposta l’attenzione su un modello di produzione e consumo in grado di rigenerarsi e che permette di estendere il ciclo di vita dei prodotti, secondo uno schema basato sul riutilizzare, ridurre, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti, cosicché quel che normalmente si considera un “rifiuto”, diventi una risorsa.

Proprio per questa finalità già dal 2019 le tre società pubbliche Ambiente S.p.A., Attiva S.p.A. e Linda S.p.A. si sono unite con l’obiettivo primario di realizzare il “sistema impiantistico d’ambito” per il recupero dei rifiuti nell’area metropolitana attivando fondi di finanziamento pubblici, privati e BEI.
La proposta dell’assetto impiantistico è stata approvata dall’assemblea dei soci il 10 gennaio scorso e prevede importanti investimenti per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico degli impianti nel territorio provinciale. Questi investimenti hanno l’obiettivo di attivare i processi di economia circolare che grazie alla sempre maggiore raccolta differenziata porteranno ad una notevole riduzione dei costi in bolletta e a una maggior rispetto dell’ambiente, in linea con quanto
indicato dalle direttive europee.
E’ importante attivare questo percorso virtuoso perché le moderne tecnologie sono evolute negli anni e permettono di operare con impianti innovativi, sostenibili e non inquinanti, in condizioni di assoluto rispetto per il territorio e per i cittadini anche in ambienti urbanizzati. Dobbiamo guardare al futuro e non rimanere ancorati ai vecchi schemi del passato, abbiamo l’esempio dei paesi europei che hanno abbracciato questa importante sfida e che stanno investendo ingenti risorse per accelerare i processi di innovazione.

Per l’impianto oggetto di attenzione, Ambiente S.p.A. ha ricevuto una proposta di Project Financing da parte di Ranerwaste Ies Biogas, due aziende del Gruppo SNAM S.p.A., principale operatore europeo di stoccaggio e trasporto di gas potrebbe permettere di attivare un percorso virtuoso con la realizzazione di un ECOVALORIZZATORE. Si tratta di un impianto ecologico
avanzato, in grado di ridurre in maniera importante gli attuali costi di trattamento dell’umido in una condizione di assoluta efficienza ecosostenibile fornendo la produzione di energia rinnovabile, (Biometano e Compost) prodotti da scarti organici di provenienza domestica. Questa tipologia di impianto non brucia e non emette scarichi percepibili dall’esterno, come è facilmente dimostrabile andando a visionare quelli attualmente in funzione, come ad esempio quello appena realizzato a
Foligno.
Il Project proposto è articolato in un piano economico pari a circa 30 milioni di euro, finanziati per metà dalle suddette società private e per i restanti 15 milioni attraverso l’accesso ad un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti (BEI) da parte dell’Amministrazione Comunale di Pescara.

Questo progetto prevede per i Comuni soci di Ambiente S.p.A. un grande risparmio nei costi di gestione dell’organico, generati dal trasporto e dal conferimento presso altri siti privati. Le economie si andranno a tradurre nella diminuzione dei costi in bolletta. Oltre ai risparmi va considerata l’opportunità di poter ottenere ulteriori vantaggi economico/ambientali che vanno
dalla immissione sul mercato di COMPOST da utilizzare come fertilizzante biologico di qualità, alla produzione di BIOMETANO quale prezioso e sostenibile supporto al crescente fabbisogno di energia. A seguito di quanto appena detto, compito e dovere dell’Assemblea di Ambiente Spa sarà quello di valutare dettagliatamente una serie di modifiche e integrazioni rispetto all’ipotesi progettuale ricevuta. Ci si trova dunque solo all’inizio di un percorso ancora molto lungo ed articolato di lavoro. Laddove, infatti, le variazioni dovessero trovare approvazione in assemblea, sarebbe appannaggio delle suddette due Società proponenti accettarle e nel caso procedere alla redazione di un progetto definitivo. A seguire dovrà essere redatto il progetto esecutivo che sarà oggetto di una gara europea atta all’individuazione della società cui sarà affidata la realizzazione
del progetto. Si comprende bene, dunque, come ad oggi ci si trovi ancora in una fase iniziale e non ben definita rispetto all’attuazione della proposta. Ciononostante, è volontà aziendale informare e condividere prontamente con la cittadinanza e le Istituzioni vantaggi ed eventuali relative problematiche rispetto all’impianto in questione.

Dott. Massimo Papa
Presidente del C.d.A.
AMBIENTE S.p.A

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