CALCIO, PLAY OUT/LO SPOLTORE: DOMENICA A PORTE CHIUSE
Il questore: non mi risulta. Il Penne: scandaloso

E’ diventato un caso. Il delicato play out di domenica del campionato di eccellenza che si giocherà a Spoltore fra la locale squadra e il Penne1920 è al centro di roventi polemiche. Tutto nasce dal post su un social della società calcistica di Spoltore che comunica la decisione: l’incontro sarà disputato a porte chiuse. Un’affermazione che a livello ufficiale non ha trovato riscontro al punto che il sindaco di Penne Gilberto Petrucci ieri mattina ha incontrato il questore Luigi Liguori. “A lui non risultava tale notizia e pertanto la gara di spareggio si giocherà con il pubblico”, ha osservato Petrucci. Tanto più che durante il campionato l’impianto di gioco di Spoltore, per quanto di piccole dimensioni, è stato affollato dalle numerose tifoserie del Giulianova, dell’Aquila, del Lanciano e dello stesso Penne. E tra l’altro per giocare in eccellenza lo stadio deve avere determinate caratteristiche. Il Penne calcio ha reagito piccato con una nota:”Non abbiamo notizie ufficiali circa la modalità di svolgimento a porte chiuse del play out.

Esprimiamo, qualora la notizia fosse vera, tutta la nostra perplessità e un netto dissenso. Durante la stagione regolare, non ci risultano decisioni drastiche come la disputa a porte chiuse di una partita a Spoltore. Se fosse confermata, perciò, sarebbe una notizia che con l’ordine pubblico ha ben poco a che vedere”. Chiaro il riferimento al fatto che senza l’annunciato esodo di tifosi vestini lo Spoltore, giocando in casa, beneficerà di un altro vantaggio, grazie al miglior piazzamento in classifica finale, di due risultati su tre; anche con il pareggio al termine dei 90 minuti e degli eventuali supplementari spedirebbe in promozione il Penne e porterebbe al secondo e decisivo spareggio salvezza lo Spoltore in campo neutro contro la vincente di Cupello-Casalbordino. Resta da capire cosa accadrà: pare che lo stadio abbia una agibilità per appena 99 spettatori. Non è escluso che si giochi altrove: Pescara o Città Sant’Angelo.

Berardo Lupacchini

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