SANITÀ, Di Marco (Pd): evitare la chiusura dell’Ortopedia di Popoli e Penne. D’Addazio (Fdi) ed il sindaco Petrucci: nessuna chiusura, qualcuno cerca visibilità mediatica

“È una scelta sbagliata, grave e senza precedenti quella che prevede lo stop per quattro mesi agli interventi ortopedici programmati negli ospedali di Popoli e Penne, comunicata il 21 maggio scorso dal direttore sanitario della ASL di Pescara, Rossano Di Luzio. Una misura che colpisce solo i due presìdi delle aree interne, privandoli temporaneamente di una delle loro funzioni fondamentali, ovvero la chirurgia ortopedica elettiva, con interventi come protesi all’anca e al ginocchio, tunnel carpale, alluce valgo, menischi e altri. Per questo ho depositato una risoluzione sull’argomento, per evitare o rimodulare la scelta e ho chiesto la convocazione urgente della Commissione Vigilanza e l’audizione del direttore generale Vero Michitelli, del direttore sanitario Di Luzio, dei sindaci di Penne e Popoli e dei medici responsabili Giovanna Fattori, Massimo Andriulli e Giovanni Paolini, per fare chiarezza su un provvedimento che rischia di lasciare centinaia di pazienti senza risposta per mesi”, annuncia il consigliere regionale Antonio Di Marco.

“Questi interventi costituiscono la gran parte dell’attività ordinaria delle sale operatorie di Penne e Popoli e il loro smistamento dai reparti centrali ha finora rappresentato una modalità efficace per alleggerire il carico dell’ospedale di Pescara, permettendogli di gestire con maggiore tempestività le urgenze – spiega Di Marco – . Eppure, paradossalmente, mentre si impone questo stop selettivo per alleggerire il carico del nosocomio pescarese, già al collasso e con un Pronto Soccorso in crisi, lì si continuerà regolarmente anche con gli interventi programmati, smentendo nei fatti le ragioni organizzative invocate.

 

 

Una contraddizione evidente, che mina l’equilibrio del sistema sanitario territoriale e colpisce duramente i cittadini delle aree interne, che peraltro essendo di confine con altre province, accolgono pazienti anche da fuori della Asl di Pescara, accade a Popoli con tantissimi utenti delle aree aquilane più vicine e sono sempre più penalizzati da decisioni centraliste, visto che le liste d’attesa per la chirurgia ortopedica programmata sono già molto lunghe; i pazienti in attesa non appartengono a un’unica fascia d’età, ma richiedono diagnosi e trattamenti personalizzati, da seguire nei tempi opportuni, come stabiliscono le regole di ingaggio dei Livelli Essenziali di Assistenza; la sospensione delle attività chirurgiche non urgenti è sempre avvenuta, in passato, in modo equo su tutti i presìdi e solo nel mese di agosto, non certo per quattro mesi in due soli ospedali; il blocco delle attività programmate comprometterà pesantemente l’efficienza futura e aggraverà ulteriormente il carico delle liste già esistenti.

Serve una revisione immediata della direttiva. E se davvero si vuole decongestionare il Pronto Soccorso di Pescara, si agisca in maniera coerente: si potenzino i presìdi territoriali, invece di depotenziarli. Popoli e Penne possono essere parte della soluzione, non il capro espiatorio di un sistema che mostra tutte le sue fragilità. Regione Abruzzo e ASL di Pescara devono assumersi le proprie responsabilità e rimettere al centro i bisogni reali delle persone e dei territori. Perché il diritto alla salute non può variare da territorio a territorio”.

D’ADDAZIO E PETRUCCI, NESSUNA CHIUSURA DELLA UOSD DI ORTOPEDIA PENNE-POPOLI

 

“La Direzione Strategica e la Direzione Sanitaria della ASL di Pescara hanno avanzato la proposta di rimodulare il provvedimento adottato lo scorso 21 maggio, relativo alla UOSD di Ortopedia Penne-Popoli”. Lo annunciano il consigliere regionale Leonardo D’Addazio e il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, dopo le interlocuzioni avute con la Direzione Strategica della ASL di Pescara.

I due amministratori proseguono: “Con il direttore generale della ASL – che ringraziamo per la disponibilità – abbiamo lavorato in questi giorni all’unisono per individuare una soluzione concreta che prevede non solo la valorizzazione della UOSD di Ortopedia Penne-Popoli, ma anche il suo ruolo di supporto all’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Pescara. Oltre alle normali attività di elezione, infatti, i posti letto della UOSD di Penne-Popoli saranno utilizzati per accogliere i pazienti provenienti dal Pronto Soccorso di Pescara, contribuendo così all’incremento degli accessi. Non ci sarà alcuna chiusura.

L’obiettivo è valorizzare l’intera offerta sanitaria dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara, superando la logica degli ospedali ‘staccati’, diversamente da quanto avvenuto con la riqualificazione della rete ospedaliera approvata in passato, che aveva previsto il declassamento dell’Ospedale di Penne (DCA n. 55/2016 e n. 79/2016). Al di là di chi grida alla luna per ottenere visibilità mediatica e tornaconti elettorali – concludono D’Addazio e Petrucci – noi lavoriamo con discrezione per risolvere le criticità e valorizzare le singole strutture. Gli ospedali di Penne e Popoli non saranno né chiusi né depotenziati.” 

 

 

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