VESTINA GAS, LORETO MANDA TUTTO ALLA CORTE DEI CONTI
Disposta anche una commissione d’inchiesta

Il consiglio comunale, quasi all’unanimità, con il solo voto di astensione di Emanuela Vallozza, assente Rocco D’Amico, decide di spedire alla Corte dei Conti, per salvaguardare il patrimonio dell’ente, il fascicolo inerente il rapporto tra il comune aprutino e la società Vestina Gas e Luce.

Da una verifica del bilancio comunale, il presidente del consiglio comunale, Massimo Pica, con delega al bilancio ha riscontrato un accantonamento di 200 mila euro sulla voce fondo perdite di società partecipate.

Prontamente, Pica, ha richiesto agli uffici comunali tutta la documentazione relativa ai rapporti e le decisioni adottate a partire dal 2018, anno in cui i comuni di Penne e Collecorvino hanno ceduto le proprie quote azionarie, tra il comune aprutino e la sua partecipata.

Da una visura camerale si è scoperto che il comune di Loreto Aprutino non detiene più il 32 per cento delle azioni ma il 28,8 per cento (il 3,2 in meno), una perdita dovuta alla mancata sottoscrizione, da parte del socio pubblico, di un aumento di capitale di 3 mila e 200 euro, favorendo la cessione delle quote a favore di Levigas spa che passa dal 68 al 71,2 per cento.

Nel carteggio emerge il verbale della Vestina Gas, protocollato il 10 marzo dagli uffici comunali e consegnato al solo sindaco Starinieri, che comunica dell’aumento del capitale. Nel verbale si ribadisce che entro 30 giorni il comune di Loreto Aprutino avrebbe potuto esercitare il diritto di opzione per riscattare la quota di 3 mila e 200 euro versata da Levigas spa anche per conto dell’ente aprutino.

Di tale comunicazione e successivi atti necessari per il diritto di opzione non si hanno riscontri, e non sono stati posti in discussione del consiglio comunale perdendo, così, le quote e il conseguente impoverimento del patrimonio societario comunale.

Ma non è tutto: dalla documentazione visionata, si sono rilevate alcune incongruenze tra le relazioni inviate dal comune aprutino nel corso degli anni, in merito a delle questioni sollevate dalla Corte dei Conti e delle successive azioni intraprese dal comune, per risolvere le criticità emerse in ordine alla partecipazione dello stesso ente in Vestina Gas e Luce.

Nelle informazioni richieste da Pica al presidente della Vestina Gas, viene fuori che la società è in perdita dal 2021 di 157 mila euro e che nel 2022 il saldo negativo è di 1 milione di euro. Si tornerà, secondo il piano industriale, a produrre utili dal 2024 e ciò significa che anche quest’anno la società andrà in perdita.

Subito dopo l’approvazione della delibera, il consigliere di opposizione Gianluca Buccella ha chiesto di mettere a votazione l’istituzione di una commissione d’indagine con il compito di raccogliere tutte le informazioni sulla mancata vendita delle azioni della Vestina Gas e Luce e di ricorrere, successivamente, alla Procura della Corte dei Conti per verificare un possibile danno erariale verso l’ente aprutino. La proposta è passata con i voti della maggioranza e dell’altro consigliere di minoranza Delle Monache, la Vallozza si è astenuta anche in questa occasione.   

“Sono dieci anni – esordisce nel suo intervento Buccella – che lancio grida d’allarme per la mancata vendita delle azioni della società. Potevamo incassare quasi 2 milioni di euro ed invece oggi, dopo varie ricapitalizzazioni, rischiamo il dissesto finanziario. Abbiamo speso in questi anni fior fiore di quattrini per un avvocato, oltre 60 mila euro, per contrastare, per motivi sconosciuti, la vendita delle azioni dei comuni di Penne e Collecorvino perdendo tutti e venti i ricorsi promossi nelle varie sedi giudiziarie. Una strategia folle quella portata avanti da Starinieri”.  

 

 

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