PENNE – Sette aule interdette dai vigili del Fuoco per infiltrazioni d’acqua ed anzianità alla Paratore, cioè quasi la metà di quelle dove sono ospitati gli allievi ed i docenti della Mario Giardini, chiusa precauzionalmente un mese fa perché a rischio dopo lo sciame sismico agostano, e polemica fortissima a Penne.
In mattinata, un gruppo di genitori della Giardini ha animato un confronto in Comune con il sindaco Mario Semproni ed il suo vice Vincenzo Ferrante che stava per finire a botte. I genitori chiedono a gran voce sicurezza per i propri figli. “Ci hanno trasferito dalla Giardini per portarci in aule di cui nulla si sa…E infatti abbiamo ragione di preoccuparci!”, sostengono i genitori riunti sotto le insegne della Giardini nel cuore. Si sta pensando al doppio turno, consentendo agli ospiti della Giardini di frequentare altre aule della Paratore da poco sottoposte a lavori di miglioramento sismico. Ma è un’ipotesi che sfavorirebbe i ritmi di vita delle famiglie. Intanto, il sindaco ha annunciato un esposto alla procura della Repubblica. Attivando i carabinieri di Penne, chiede di sapere il perché nei cinque anni precedenti alla sua elezione la scuola Mario Giardini di via Caselli sia rimasta aperta nonostante vi fossero perizie che evidenziavano criticità strutturali. Tanto più che il Comune beneficiò di un contributo statale di 724 mila euro poi destinato al progetto di delocalizzazione della Giardini in via dei Lanaioli: i lavori non sono ancora iniziati e quest’amministrazione ufficiosamente dice che non intende costruire le nuove aule. Insomma, un bel caos. “Con il nostro esposto-spiega il sindaco-vogliamo accertare se ci sono state responsabilità. Strumentalizzare nel nome della sicurezza dei bambini, a mio avviso, è un fatto molto grave”. Ieri ed oggi dunque lezioni sospese alla Paratore, ma solo per gli allievi ed i docenti della scuola media Giardini. La campanella dovrebbe tornare a suonare domani, anche se i lavori prescritti necessitano di tempo e risorse che non ci sono. Chi si lamenta dell’amministrazione Semproni lo fa attaccandola anche sull’ordinanza con cui un mese fa è stato disposto lo sgombero della Giardini. Vi si legge che una certa agibilità può essere data, secondo la scheda dell’1 settembre dei tecnici comunali Enzo Di Simone ed Orfeo Zaffiri, solo per le strutture della scuola Vanni di via Caselli, capace dunque di accogliere una parte di studenti della Giardini; si parla per il resto di essi di trovare posto “nelle aule libere della Paratore” senza alcuna spiegazione tecnica. E’ sulla gestione della comunicazione sulla scottante vicenda che appaiono i disagi della giunta Semproni che, insediatasi il 6 giugno, non avrebbe responsabilità operative. Adesso invece è costretta a fare i conti con i fantasmi del passato e del terremoto.