Regionali: D’Ambrosio e Vellante rischiano espulsione dal PD

PENNE – Secondo fonti interne del Pd abruzzese, Giorgio D’Ambrosio e Gabriele Vellante, saranno espulsi dal partito quanto prima.

L’ex sindaco di Pianella oggi ha confermato la sua candidatura nelle liste del Centro Democratico di Tabacci, che appoggia la coalizione di centrosinistra alle Regionali, e ha sua volta ammesso di sentirsi fuori dal Pd ma a quanto pare la decisione del Partito Democratico arriverà prima della sue eventuali dimissioni. Il Pd, dopo i veti degli alleati Idv e Sel e per garantire la tenuta della coalizione, nei giorni scorsi aveva deciso di tenere fuori D’Ambrosio, la cui candidatura è stata fortemente criticata soprattutto in seguito al clamore della vicenda della megadiscarica a Bussi e dell’acqua contaminata.

PAOLUCCI CONTRO D’AMBROSIO. – “Il Partito Democratico considera il comportamento di Centro Democratico grave e scorretto per aver candidato, all’oscuro della coalizione, Giorgio D’Ambrosio la cui candidatura è stata rifiutata dal Pd per ben due volte”. Così il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, interviene sulla presenza di D’Ambrosio nella lista di Centro Democratico per la coalizione di centrosinistra. “Al momento per il Pd la coalizione di centrosinistra e il candidato presidente Luciano D’Alfonso, i candidati sono 239 e non 240”.

TABACCI REPLICA: NON SIAMO VASSALLI DEL PD. “Il Centro Democratico è un alleato leale nella coalizione di centrosinistra sia a livello nazionale che in periferia; ma certamente non è un vassallo del Partito Democratico. E sulla questione morale non intende prendere lezioni né dal Pd né, per quanto riguarda le prossime elezioni regionali in Abruzzo, dal candidato presidente Luciano D’Alfonso”. Lo si legge in una nota approvata oggi all’unanimità dall’ufficio di presidenza nazionale del Centro Democratico, guidato da Bruno Tabacci. “Ognuno – prosegue la nota – ha la sua storia politica e personale; per noi fa testo quella del nostro leader Bruno Tabacci. Nel corso della formazione delle liste in Abruzzo è stata posta una questione sulla candidatura di Angelo Di Paolo, in modo strumentale e totalmente immotivato e da noi respinta anche di fronte al ricatto di ritirare l’apparentamento delle liste già formalizzato con lo stesso presidente D’Alfonso. Il sindaco Di Paolo, al quale chiediamo ora di coordinare il Centro Democratico già a partire dalla guida della campagna elettorale, ha preferito rinunciare alla candidatura indicando il sindaco di Pescina Maurizio Di Nicola. In ogni caso le candidature espresse dal Centro Democratico rispondono ai requisiti formali e sostanziali di legge e di opportunità politica e come tali le affidiamo al giudizio degli elettori abruzzesi. Al candidato presidente D’Alfonso ricordiamo che siamo stati tra i suoi sostenitori più leali della prima ora, anche quando altri scommettevano sul fatto che la magistratura avrebbe determinato in Abruzzo un diverso corso degli avvenimenti politici. Ringraziamo inoltre – conclude la nota – tutti i dirigenti a partire dall’on. Gino Milano nonché tutti i candidati che hanno accettato di rappresentare il Centro Democratico per la generosità e lo spirito di sacrificio dimostrato e siamo sicuri che saranno determinanti per la vittoria del centrosinistra in Abruzzo, unica questione che sta a cuore al nostro partito”.

IDV CONTRO CENTRO DEMOCRATICO. Dura presa di posizione del segretario regionale Idv, Alfonso Mascitelli, dopo che nell’ultimo giorno utile per la consegna delle liste spunta fuori il nome di Giorgio D’Ambrosio, candidato con il Centro Democratico, che appoggia il candidato presidente di Regione per la coalizione di centrosinistra Luciano D’Alfonso. “Il Centro Democratico – afferma – deve far uscire il candidato o deve avere il coraggio di dichiarare, di fatto, l’uscita dalla coalizione. Mettere a rischio la coesione e l’intesa di una intera coalizione per imporre agli altri alleati nomi di candidati non desiderati – dice il segretario – è un atto di uno squallore irresponsabile”. Il Pd, dopo i veti degli alleati Idv e Sel e per garantire la tenuta della coalizione, nei giorni scorsi aveva deciso di tenere fuori D’Ambrosio, la cui candidatura è stata fortemente criticata soprattutto in seguito al clamore della vicenda Bussi. Ora Mascitelli sottolinea: “I patti vanno rispettati: il 19 aprile abbiamo sottoscritto, come partiti del centrosinistra, un accordo che impegnava il candidato presidente a garantire che non vi fossero candidature inopportune. Consentire oggi al Centro Democratico di infrangere questa intesa è uno schiaffo alla sensibilità di migliaia di abruzzesi, alla dignità delle altre forze politiche e alla stessa autorevolezza del candidato presidente. Non siamo disposti a accettare sveltine di questo tipo, che minano alle basi un grande progetto di cambiamento messo in cantiere per le nostre comunità”.

SEL MINACCIA LA CRISI NELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA. “Politicamente la nostra vicenda con il Centro democratico è chiusa, anche se formalmente non sarà così e in tal senso stiamo valutando il da farsi”. Lo afferma la responsabile nazionale Enti locali di Sel, l’abruzzese Daniela Santroni, a proposito delle liste per le elezioni regionali in Abruzzo del prossimo 25 maggio e in particolare della candidatura di Giorgio D’Ambrosio, inserito all’ultimo minuto nella lista provinciale pescarese del Cd, dopo che il Pd aveva deciso di tenerlo fuori, anche in seguito ai venti dagli alleati Sel e Idv.

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