PENNE – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex consigliere di amministrazione della Vestina Gas, Franco Rasetta, nominato dal Comune di Loreto Aprutino.
“Egregio Direttore de Lacerba, vengo ad informarLa su alcune cose che scrive sul giornale da Lei diretto senza conoscere la realtà dei fatti. Già Le è arrivata la smentita di SEL in merito ai fatti che denuncia e che immancabilmente non sono veritieri, evidentemente attinge notizie presso la nuova fontana di Piazza Luca Da Penne,o come Sua abitudine, lancia il sasso nello stagno affinché i cerchi concentrici che da essa scaturiscono generano e danno origine ad altre notizie o risposte per dar vita e visibilità al Suo giornale di area. In merito all’articolo in cui si indica il mio nome, preciso che il PD non mi ha mai nominato e neanche il nome che fa è intervenuto a favore della mia nomina, comunque, mai scaturita dal PD (al quale oggi sono iscritto. ). Nella mia qualità di amministratore pro-tempore della Vestina Gas srl, che è capace di generare utili senza avere un solo dipendente, anche se dice il vero, si denota la Sua totale ignoranza (nel senso che ignora) su come alcuni amministratori lungimiranti del Comune di Penne, del Comune di Loreto Aprutino e del Comune di Collecorvino nel 2004 decisero di affidare la gestione amministrativa e tecnica delle due società partecipate, (Sig Spa e Vestina Gas srl), con atti deliberativi e pubblici ad altre società che svolgevano di fatto la stessa attività quando la Citigas di Giulianova gestiva la forniture e le reti nei comuni di Penne,Loreto e Collecorvino. Ebbene anche qui ha scritto, ma non solo nell’articolo dell’altro ieri, una serie di inesattezze. Le due società partecipate in discussione,si avvalgono dell’opera di società guidate da persone competenti che svolgono il lavoro, dapprima come dipendenti della citata Citigas Coop, con dedizione e presenza fuori dal comune, tutti compresi nessuno escluso. Quando dice che la Vestina Gas produce utili senza avere dipendenti, lo dice e da a molti la possibilità di pensare a chi sa quali nefandezze ci si sia resi colpevoli in questi anni, mentre da a me la certezza di non aver permesso in virtù di come sono state strutturate le cose, di non aver creato clientele e carrozzoni come esistono nel panorama delle partecipate in Abruzzo. Gli allora Sindaci nel 2004 erano ben consci di costituire due società inattaccabili dal punto di vista delle clientele. Mi auguro che le altre partecipate del Comune di Penne siano altrettanto brave a produrre utili come Vestina Gas e Sig ma non credo che da queste ultime ci siano le stesse risposte che nel tempo sono riuscite a dare le due nostre partecipate. Forse gli utili prodotti ed erogati ai tre comuni e, le tasse che le stesse pagano all’erario,sono scaturite dal nulla?.Ebbene no!Parlo della Vestina gas srl, che qualcuno vorrebbe accorpata alla SIG.SpA, e che malato di protagonismo ha trascorso il giorno della Pasquetta, forse a causa del maltempo, a cliccare ben 5200 volte nel giro di poche ore sull’articolo pubblicato ieri dal suo giornale, senza conoscere che il decreto da cui sono nate, le ha volutamente divise, una per occuparsi delle costruzioni delle linee e la relativa manutenzione e l’altra per gestire la vendita di metano e che quindi la soluzione geniale che risolverebbe tutti i problemi economici dei Comuni è praticamente illegittima. Ho assistito al Consiglio Comunale dove si doveva discutere delle partecipate del Comune di Penne, e dove invece di parlare di tutte le partecipate, si è parlato solo di Vestina Gas srl e Sig. spa. evitando le altre che non hanno mai prodotto un euro di utili al Comune . Evidentemente a qualcuno dà fastidio che il comune di Penne riceva benefici economici, puntualmente, ogni anno, che vengono reimpiegati per “tappare” qualche buco che con quest’aria di crisi inevitabilmente si aprono o a qualcuno piace, sempre per rimanere a galla giocare allo sfascio. La Vestina Gas è un libro aperto, chiunque puo’ chiedere informazioni od accedere agli atti, e come Lei ben sa o dovrebbe sapere i bilanci, le note informative e la relazioni allegata al bilancio vengono depositate alla Camera di Commercio ed a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Per fornirLe spiegazioni in merito all’acquisto della nuova sede, rendo noto che dalla mia trentennale esperienza in un’azienda privata che si occupava di costruzioni, vendite e permute di fabbricati di civile abitazioni, ho imparato che le trattative vanno condotte in maniera riservata,in questo caso riservatissima,perché si trattava con un privato e nella qualità di promissario acquirente all’atto della stipula del compromesso ho inserito una clausola, che su ogni compromesso è ben scritto in evidenza, in cui mi riservavo di nominare l’acquirente finale in sede di atto pubblico. Puntualmente ho fatto il nome della Vestina Gas della quale sono amministratore. Tutto ciò in virtù del nostro statuto che ha ampiamente previsto le attività del CdA. Credo che in occasione delle nuove nomine del C.d.A. che avverranno nella prossima assemblea dei Soci, Lei avrà una grossa soddisfazione nel non vedere riconfermato il mio nome o degli altri dell’attuale Consiglio, ma sono certo che chi sarà designato seguirà la stessa nostra linea e saranno anche loro poco graditi a Lei ed al Suo giornale. Non credo di meritarmi e meritarci una medaglia per il lavoro svolto, ma sicuramente una intervista non faziosa dal Suo giornale, ma non per creare un nuovo movimento civico , ma per spiegare ai Suoi lettori le nostre azioni,ed il nostro incidere nella realtà dei Comuni di Penne, Loreto e Collecorvino, cose che pero’ stia tranquillo, spieghiamo quotidianamente ai 12.000 cittadini clienti della Vestina Gas”.
NOTA DEL DIRETTORE. Apprendiamo con vivo stupore che il signor Franco Rasetta del partito democratico ha fatto parte per sei anni del consiglio di amministrazione della Vestina gas srl grazie a nomine dei sindaci di Loreto Aprutino che come è noto sono tutti di destra: pertanto a leggere la sua nota, egli dichiara di non essere stato nominato dal Pd, ma da partiti politici evidentemente non di sinistra che hanno guidato la rossa Loreto Aprutino dal dopoguerra ad oggi. Siamo stupiti di questa notizia così clamorosa che Rasetta ci offre in anteprima. Lui non è stato nominato dal Pd. Ed allora ci dica chi lo ha nominato a Loreto Aprutino? Lo Spirito Santo? Ce lo dica per favore. La questione delle società partecipate, sostanzialmente quelle che si occupano del gas, abbraccia la politica a tempo pieno. Non ci sarebbe bisogno di ribadirlo, ma tant’è. Intanto, perché le nomine degli amministratori provengono non dal Padreterno, ma direttamente dai sindaci dei comuni interessati: dunque dalla politica come ben sa Rasetta o fa finta di ignorare. Che i bilanci delle due società (Vestina Gas e SIG) siano positivi questo giornale è il primo a saperlo proprio perché legge e ne acquisisce (a pagamento) i documenti contabili che sono pubblici naturalmente. E tante volte Lacerba ha sottolineato i conti delle due società di capitale. Sfugge a Lacerba, e un po’ a tutti per la verità, il rapporto che lega la Vestina Gas e la SIG spa alle società private (ed ai professionisti privati) che operano in nome e per conto e dentro alle società, una pubblica e l’altra mista. Perché se è vero come è vero che Vestina Gas è tutta pubblica e non ha un solo dipendente, qualcuno il lavoro glielo fa. E si tratta sempre delle stesse società private: quindi un monopolio. Sì, vorremmo che lei signor Rasetta, amministratore uscente di Vestina Gas, esibisse a tuti i documenti con cui vengono regolati quei rapporti, chi sono i creditori, i fornitori, eccetera. Tanto più che è la politica ad accendere il gas vestino. E’ emblematica la vicenda del marito dell’assessore pennese Margherita D’Agostino. Il consorte si muove da sempre nel metano ed ora, da quando la moglie è al governo di Penne, agisce pubblicamente con un piglio ed un decisionismo che non possono passare inosservati. Come la gestione delle strisce blu pennesi finita in mano alla SIG in associazione d’impresa con Cityservice, altra società privata di riferimento. Qui si è innescata anche una dubbia operazione del Comune di Penne che sui bollini verdi ha fatto una pantomima bruttina proprio: solo 3 auto elettriche ne hanno diritto, ha certificato l’ufficio tecnico dopo che il consiglio comunale aveva deliberato tutt’altro. Sull’acquisto della sede da parte della Vestina Gas, Rasetta sa che chi scrive è andato alla conservatoria ad acquisire il contratto di compravendita. Dunque non alla fontana della piazza: il giornalista sa dove andare: camera di commercio per i bilanci, conservatoria per i rogiti. Ed ha appreso che proprio Rasetta ha acquistato l’immobile di via Caselli (sono state valutate altre offerte?) non solo per Vestina Gas, come avrebbe potuto essendone amministratore, ma anche per Tecnoservice, una delle società private (qui Rasetta non ha cariche) che operano per la srl pubblica. Un’azione non proprio opportuna, al punto che il sindaco di Loreto Aprutino Starinieri (Pd) ha chiesto all’avvocato Claudio Di Tonno di mettere nero su bianco qualche annotazione tecnica sul caso della sede pennese del gas. Rasetta ne può sapere di più dai diretti interessati. La richiesta di qualche luce in più sul gas arriva, sotto voce, anche da Collecorvino. Solo qualche notizia in più, Rasetta. Che sarà mai?
Berardo Lupacchini