PENNE – Alle ultime elezioni amministrative di Penne, Forza e Libertà, la lista civica del candidato sindaco Marino Marini, registrò anche un ottimo risultato. Poi, «la voce fuori dal coro», come il giovane avvocato trasferitosi a Roma ha scritto nel suo blog, è rimasta in silenzio.
Salvo in un paio di occasioni pubbliche dove il movimento vestino, guidato sempre da Marini, è sceso in piazza a difesa dell’ospedale di Penne e del tribunale cittadino (con un manifesto). Eppure, in questo momento così favorevole per il partito dell’antipolitica, il movimento del piccolo leader di Picciano, che raccoglie proseliti anche a Penne, avrebbe potuto spiccare il volo. Invece, anche Marino Marini, ex sindaco di Picciano sino al 2011, ha accontanto la politica. Almeno per il momento. La newsletter dell’associazione “Forza e Libertà” ha sospeso anche le pubblicazioni e il suo blog personale è aggiornato a domenica 8 luglio (l’ultimo post riguarda una notizia di tennis internazionale). Chi è Marino Marini? Da tutti veniva considerato una promossa per le sue doti di amministratore e comunicatore; il giovane sindaco di Picciano, 39 anni, con un passato di calciatore e studi in giurisprudenza, però, si è incartato sul più bello. La voglia di strafare e di crescere velocemente che caratterizza chi, soprattutto giovane, si avvicina al mondo della politica, evidentemente, lo hanno neutralizzato. I suoi guai sono iniziati difatti con le regionali del 2008. Espressione limpida del centrodestra, Marino Marini, non venne candidato dal Pdl nella circoscrizione di Pescara per scelte costiere e lui, arrabbiato, emigrò in Rialzati Abruzzo, la lista civica di Carlo Masci. Raccolse solo 809 preferenze e consentì, inoltre, a Masci, di essere eletto. Iniziò anche una crociata contro il neo Presidente Gianni Chiodi che, secondo Marini, non lo averebbe ricompensato con un incarico politico di sottogoverno (Gtm, Arpa o Arta). Un anno dopo, precisamente il 10 gennaio 2010, nacque il suo movimento civico, Forza e Libertà, basato prevalentemente sull’antipolitica, e nel maggio 2011, quando era ancora primo cittadino di Picciano, egli scelse di candidarsi a sindaco di Penne. Una scelta forse affrettata per un ragazzo che avrebbe potuto giocarsi meglio le sue carte, senza strafare. Con pazienza. Oggi sarebbe stato il vero leader dei moderati nell’area vestina.