PENNE, SEGRE: DOPO L’ANPI, INTERVENGONO ANCHE VECCHIOTTI E NAPOLETANO “SAVINI DEVE DIMETTERSI

“Le parole del Consigliere comunale della Lega, Savini (nella foto), sono davvero molto gravi e inaccettabili” esordisce il segretario del Partito Democratico-Circolo di Penne, Vecchiotti. Il consigliere Savini nei giorni scorsi ha manifestato la sua contrarietà al conferimento della cittadinanza onoraria di Penne alla senatrice Segre, proposta dal gruppo PenneVale e votata all’unanimità dall’intero consiglio comunale (Savini era assente, ndr). Le sue dichiarazioni hanno scatenato anche le ire dell’ANPI, che ne ha chiesto le dimissioni.

“Chiedere le dimissioni di Savini, così come fatto dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI, ndr), ci sembra il minimo” prosegue Vecchiotti “anche se tale richiesta dovrebbe arrivare prioritariamente dal Sindaco Semproni e da tutto il gruppo di maggioranza comunale, i quali hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla Segre. Nella lotta contro ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di odio, non ci si può assolutamente nascondere dietro a delle ambiguità e dei sottintesi molto spiacevoli. D’altronde, da chi dimostra malcelate simpatie per la restaurazione della monarchia in Italia, così come fa Savini, non potevamo che aspettarci tali comportamenti.” A rimarcare la gravità della vicenda è il capogruppo di PenneVale, Napoletano: “Come gruppo consiliare abbiamo proposto di conferire la cittadinanza onoraria all’onorevole Segre, oltreché per la sua storia, anche per tutto ciò che rappresenta nella lotta ad ogni forma di violenza, di odio e di intolleranza, tematiche molto sentite dall’intera popolazione. Infatti, la stessa maggioranza ha accolto la nostra proposta, perché, per obiettivi come questi, non vi possono assolutamente essere divisioni politiche, né tantomeno partitiche. Per questo, chiediamo che sia lo stesso gruppo di maggioranza, e in prima persona il sindaco Semproni, dimostrando una certa coerenza con quanto votato, a chiedere al consigliere Savini di fare un passo indietro. Mettere anche solo in dubbio quanto rappresentato dalla Segre, oramai a pieno titolo nostra concittadina, è tanto indegno quanto pericoloso.”

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