
«C’è uno spiraglio per la salvezza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Penne». Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Baldacchini, che nei giorni scorsi ha interessato della problematica i vertici romani del partito.
«La Commissione giustizia del Senato – afferma il coordinatore Baldacchini – ha presentato alcuni emendamenti al disegno di legge che prevede il riordino della magistratura onoraria; termine ultimo per depositare emendamenti è fissato per il prossimo 22 giugno. In questo contesto legislativo – aggiunge il coordinatore – la sede di Penne, che non avrebbe oggi i due requisiti fissati dalla legge, può aspirare, secondo le proiezioni del Ministero, a ottenere una sezione distaccata dell’ Ufficio del Giudice di Pace nonostante il numero di abitanti sia inferiore a centomila; ci attiveremo, inoltre, per recuperare personale amministrativo per rimpinguare l’organico della cancelleria, attraverso la mobilità degli statali e le opzioni offerte oggi dalla spending review. Ci sono buone possibilità di rimanere aperta anche per la sezione distaccata del Tribunale di Pescara: in questo caso, nella Provincia pescarese, sempre secondo le proiezioni, potrebbe rimanere però una sezione. Chiediamo al sindaco Rocco D’Alfonso di impegnarsi a favore del presidio giudiziario vestino: c’è bisogno di coesione politica a favore della città pennese e sostenga la nostra azione politica».