Penne: Pasqualone (PD) senza freni: “Marcotullio e Fornarola hanno massacrato la città”. Venduto il 6% di Vestina Gas

PENNE – Passa in Consiglio comunale la vendita del 6% delle quote di Vestina Gas Srl, la società pubblica partecipata (ora con il 51%) del Comune di Penne che si occupa di commercializzare il gas sul territorio vestino.

Il monocolore PD ha votato compatto, astenuto solo l’avvocato Gabriele Vellante. I fondi serviranno a pagare un debito, frutto di un accordo transattivo sottoscritto con gli eredi Cutilli a seguito di una sentenza esecutiva, per l’esproprio di terreni situati in località Carmine, per un costo complessivo di circa 705 mila euro. Esordio anche del nuovo gruppo consiliare nato dalla fusione di quattro gruppi consiliari di opposizione: si chiamerà “Alleanza Civica per Penne”; capogruppo il medico Remo Evangelista. Non sono mancati momenti di tensione tra il PD e le forze di opposizione, in particolare sulla presunta incompatibilità dell’assessore comunale Margherita D’Agostino, consorte di uno dei soci di Tecnoservices Srl, società che controlla anche Cityservice Srl: entrambe collaborano con Vestina Gas e Sig Spa. “Non sono incompatibile, quando mi sono candidata ho consultato un pool di avvocati che mi hanno assicurato che la mia posizione è regolare, basta con queste illazioni”, si è difesa in aula Margherita D’Agostino. Nel dibattito, da segnalare anche l’arringa dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gabriele Pasqualone, PD, che ha duramente criticato l’operato dei sindaci precedenti, alludendo a Lucio Marcotullio e Paolo Fornarola: “Hanno massacrato Penne, oggi paghiamo le conseguenze di una gestione scellerata causata da loro, con Di Marcoberardino abbiamo invertito la rotta, la verità è questa, andrebbero …”, ha tuonato l’esponente del PD di Baricelle. Dai banchi di opposizione ha preso la parola Luigi Bianchini, il quale ha richiamato l’attenzione del sindaco Rocco D’Alfonso: “Sindaco D’Alfonso smentisca ciò che ha detto l’assessore Pasqualone”. Difesa che, però, non c’è stata. In verità, nemmeno il capogruppo Ezio Giancaterino e il segretario Giancarlo Malachi, vicinissimi a Fornarola, hanno preso le distanze dalle affermazioni di Pasqualone, come dire: silenzio assenso. Rinviata, infine, l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, atto propedeutico collegato al bilancio di previsione 2015: la copertura finanziaria è apparentemente inesigibile.

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