Penne: Lina Fornarola (SEL): «Qualcuno vuole boicottare il centro storico di Penne»

PENNE – Sul declino del centro storico, c’è una voce fuori dal coro, che brilla nel mare delle proteste.

È quella della commerciante pennese, Lina Fornarola, classe 1963, moglie dell’ex assessore comunale margheritino al Bilancio, Daniele Patacchini, nonché attivista di Sinistra, Ecologia e Libertà. È una donna tosta, tenace, che ama dire ciò che pensa. Senza giri di parole. La signora, intervenendo nella sua pagina Facebook, esprime un concetto sui pennesi e sulle scelte delle precedenti amministrazioni che hanno guidato la città. Ecco il suo post, che farà discutere, ma soprattutto lancia Lina Fornarola, donna di sinistra, verso palcoscenici politici importanti. «Ho letto attentamente tutti i vostri post – riferendosi ai commenti di cittadini indignati per l’abbandono del centro storico della città e della delocalizzazione della scuola Mario Giardini – Posso dire che parlate tutti senza una vera e propria conoscenza dei vari problemi. Intanto la maggior parte di voi non abita o non ha mai avuto un’attività commerciale al centro storico di Penne. I negozi chiusi, non sono stati chiusi tutti per lo stesso motivo, quindi prima di voler dire la propria, e mi sembra giusto, bisogna conoscere. E’ vero che l’amministrazione quella attuale, voglio dire, ci sta mettendo di suo, ma nemmeno le precedenti, hanno fatto niente per il centro storico. Compresa quella del sindaco Di Marcoberardino dove mio marito era assessore. La situazione era talmente drammatica, che poco si potette fare. Ora non è facendo discussioni sterili che si trovano le soluzioni per il centro storico di Penne. Non c’è un antidoto alla malattia. Anche perché in parte la malattia è psicosomatica: la gente si è impaurita e non fa più niente. Chi potrebbe, dico. Perché nessuno vuole più abitare al centro storico? Che c’entra l’amministrazione in questa decisione? Perché non si vogliono aprire attività commerciali al centro storico? La risposta va cercata in ognuno di noi… l’amministrazione, anche se io non l’ho votata, non c’entra. Ora per la scuola, mi direte, l’amministrazione c’entra! Certo, è questa è l’ennesima cavolata di gente che va a governare non per meriti, ma solo per meri interessi economici. Tipo l’Italia: tu mi voti poi io ti aiuto… Ma noi non abbiamo bisogno di aiuto… sappiamo sbagliare da soli… è il boicottaggio quello che ci danneggia maggiormente, è contro di quello che dobbiamo lottare… Io ho tre locali commerciali al centro storico di Penne, che devo finire di pagare, perché invece di parlare a vanvera non ne affittate uno, mi aiutate a pagare il mutuo, io non perderò tutto il lavoro della mia vita e forse, se vi impegnerete, avrete trovato un lavoro? No, si fa prima a dire male a tutti… Nella vita anche se si cade per colpa di qualcuno, siamo sempre noi, con le nostre forze a doverci rialzare, senza aspettare l’aiuto di nessuno, tanto se non hai niente da offrire nessuno ti tende la mano… Morale, non possiamo aspettare che qualcuno domattina ci risolva il nostro problema… ci dobbiamo attivare… lo so’ che è difficile, l’ho fatto tante volte… e Io lo farò anche stavolta… e voi?».

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