PENNE – Questa volta il PD è andato duro sul bersaglio. Uno schiaffo che lascerà polemiche sul tappeto.
L’assessore comunale ai lavori pubblici, Gabriele Pasqualone, a nome dell’amministrazione comunale, ha duramente criticato l’Ad di Brioni, Francesco Pesci, il quale nei giorni scorsi, sulle pagine di un giornale locale, aveva espresso un pensiero politico – fuori luogo – sulla costruzione della nuova scuola elementare “Mario Giardini” in via dei Lanaioli. E come se Della Valle e Marchionne fossero entrati nel merito di un provvedimento del Governo Renzi, come ad esempio la Tav. Pasqualone ha replicato pesantamente, mettendo ora a rischio la convivenza tra il Comune e l’azienda sartoriale del lusso. «Prima di parlare avrebbe dovuto informarsi con chi amministra dell’iter di delocalizzazione. Pesci, più che altro, dovrebbe riflettere sul suo operato. Da quando è arrivato alla Brioni – ha detto Pasqualone nella sua intervista al quotodiano – l’azienda si è distinta per i licenziamenti e i tagli verso le iniziative socio-culturali più importanti della città, che di riflesso davano un’immagine positiva anche della Brioni in tutto il mondo, ad esempio la Notturna Pennese (trofeo Brioni) e il Premio narrativa città di Penne-Mosca». Parole pesanti come un macigno cadute sulla Roman Style, azienda nella quale lavorano oltre 1400 persone: il PD e l’amministrazione comunale dunque hanno deciso di rompere i rapporti con la principale azienda pennese. Pesci ha subito fatto sapere – attraverso fonti interne – che non ha gradito l’intervento di Pasqualone, che magari doveva affrontare la vicenda della scuola e non della società. A giorni ci sarà una risposta, e questa volta Pesci non parlerà della scuola, bensì dell’azienda e delle ricadute economiche (anche a favore della cultura) sul territorio vestino. Chissà che questa diatriba non possa pregiudicare la presenza di Brioni a Penne. In tempo di crisi le aziende andrebbero coccolate.