Contro il dissesto, D’Alfonso chiede aiuto alla Soget

PENNE – In Comune l’aria è molto pesante. Il sindaco Rocco D’Alfonso e l’assessore comunale al Bilancio, Valeria Di Luca, sono da alcuni giorni in fibrillazione; il rischio che l’ente possa planare sul dissesto finanziario oggi è concreto.

Secondo fonti autorevoli del Pd, l’amministrazione comunale avrebbe chiesto ai vertici della Soget, la società che si occupa della riscossione di tasse e imposte comunali, un altro cospicuo anticipo dal capitolo delle entrate tributarie (Imu e Tarsu). C’è anche un intermediario di peso tra le parti: Luciano D’Alfonso. A rischio ci sono stipendi e oneri previdenziali dei dipendenti comunali. Manca liquidità in cassa per coprire il fabbisogno finanziario dell’ente. È sicuramente il momento più difficile e buio per il Comune di Penne. Il sindaco Rocco D’Alfonso è apparso molto nervoso e, in queste ore, ci sono anche riunioni segrete tra consiglieri comunali della maggioranza, che iniziano a guardarsi attorno. Anche l’Api di Remo Evangelista è pronto a uscire dalla maggioranza. Qualcuno ipotizza anche le dimissioni del sindaco. Mentre l’opposizione è sorprendentemente in silenzio. In un clima così teso ed elettrizzato, e con una coalizione ormai sfilacciata, i colpi di scena sono dietro l’angolo. Non ci sono più vie di fuga per il “sindaco reggiano”, come i colleghi della Gazzetta di Reggio (Gruppo Finegil, lo stesso editore de Il Centro), lo hanno soprannominato nei giorni successivi alla sua elezione a primo cittadino di Penne. Poche ore fa, il Consiglio dei Ministri ha approvato, infine, il decreto legge sul taglio dei costi della politica negli enti locali. Con questo scenario, il sindaco D’Alfonso rischia di non potersi candidare per almeno 10 anni. Davvero troppo per un reggiano catapultato a Penne.

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