Penne: dai residui nuovo buco milionario. Intanto arrivano gli ispettori ministeriali

PENNE – Tre milioni di euro. E’ il disavanzo accertato dopo la revisione straordinaria dei residui richiesta da Maurizio Bucci, revisore dei conti del Comune nella sua relazione di accompagnamento al consuntivo 2014.

Un buco da ripianare in trent’anni e da portare all’esame del consiglio comunale entro 45 giorni dalla delibera di giunta. Nuovi guai contabili insomma per l’ente presieduto da Rocco D’Alfonso che ora si trova a spalmare anche questi 100 mila euro annui, oltre ai debiti già rateizzati e quelli da fronteggiare come quello esecutivo derivante dalla inappellabile sentenza del caso Cutilli. Ma c’è di più. Un’inchiesta del ministero dell’economia e delle finanze ha messo nel mirino l’ente pennese. Gli ispettori di Giancarlo Padoan sono arrivati in Comune chiedendo le carte dal 2010 al 2014. Una visita in gran parte annunciata dai fari accesi dalla corte dei Conti sul Comune che si trova a dover pianificare anche il bilancio di quest’anno. Nel frattempo, va avanti l’indagine del pool finanza-carabinieri-vigili urbani sulle società di gas, parcheggi, pubblica illuminazione, partecipate dal Comune. Ma si scopre che, è il Comune a metterlo nero su bianco, anche altro: e cioè che la Società Intercomunale Gas spa dispone di tre dipendenti a tempo indeterminato. Lo sostiene nel piano di razionalizzazione, imposto da una legge nazionale e che l’ente pubblica sul proprio sito istituzionale con la firma del sindaco. Tre dipendenti, dunque, nella spa mista a maggioranza pubblica: chi sono, come sono stati assunti e quanto percepiscono?

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