PENNE – “La città non può assolutamente perdere il polo giudiziario, sarebbe un grave errore, una macchia indelebile nella storia della nostra città”: a sostenerlo è Antonio Baldacchini, coordinatore cittadino del Pdl.
Il governo infatti ha varato un decreto legislativo con cui sopprime la stragrande maggioranza di sedi giudiziarie, soprattutto non ubicate nei capoluoghi di provincia: in Abruzzo è una mattanza. “Secondo il cronoprogramma che sta per essere deciso dal ministero della Giustizia-aggiunge Baldacchini-i Comuni interessati potranno, e questa è la novità, chiedere entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto (prevista ai primi di settembre) di mantenere l’ufficio giudiziario, sopportandone però tutti i costi con l’esclusione di quello per i magistrati. I soldi nel bilancio comunale ci sono: la società Vestina Gas srl, di cui Penne è socio di maggioranza con il 57% delle quote possedute, ha registrato nel 2011 un utile di 514.377 euro (293 mila euro in più rispetto al 2010), di cui 400 mila distribuiti ai soci, cioè i Comuni di Penne, Loreto e Collecorvino. Chiediamo quindi al sindaco D’Alfonso di utlizzare i proventi della Vestina Gas per sostenere i costi e la gestione del presidio giudiziario pennese: servirebbero circa 120 mila euro. Non ci sono alibi, in ballo c’è il futuro istituzionale della città. Il sindaco faccia subito la proposta: il Pdl è pronto a sostenerla con vigore. Lo consideriamo infatti un investimento strategico per il futuro della nostra città perchè Penne deve tornare a svolgere il suo ruolo di città-traino dell’area vestina”.