Parcheggi: Sel e Pdl replicano a De Bonis (PD). Tensione in città

PENNE – Sinistra, Ecologia e Libertà e Popolo delle Libertà replicano al segretario del PD di Penne, Piero De Bonis. L’esponente del Partito Democratico aveva accusato i due partiti di opposizione di populismo perché, secondo De Bonis, contrari alle scelte (impopolari) presentate dall’amministrazione comunale vestina in campo finanziario (piano parcheggi).

SEL: LA CITTA’ STA MORENDO, SINDACO E PD MIOPI. «Il piano della sosta dovrebbe essere lo strumento di cui si dota la città per organizzare il proprio spazio, dal centro storico alla prima periferia, sempre più scarso e prezioso, e per far sì che quel bene comune che è il suolo pubblico continui ad essere tale. Il piano dovrebbe nascere quindi per regolamentare la sosta, distinguendo le esigenze dei residenti da quelle dei non residenti, le necessità di chi svolge attività commerciali o di servizio da quelle di chi si muove in funzione del tempo libero. Il piano dovrebbe garantire priorità all’uso strettamente necessario del mezzo privato, automobili e motocicli, ed aprire spazi ad altre modalità di trasporto più compatibili con l’ambiente, offrendo concreti vantaggi alla città, a chi vi abita e vi lavora ogni giorno. A Penne il piano della sosta è diventato terreno di scontro tra i cittadini, le categorie sociali e produttive e l’amministrazione comunale. Ciò che dovrebbe essere un’occasione di sviluppo, un’opportunità per la città diventa un problema. Si è costituito un Comitato di cittadini, denominato “SOS Parcheggi”, che si riunisce da mesi promuovendo incontri, anche con gli amministratori comunali, ha raccolto oltre quattromila firme e chiede maggiore trasparenza e partecipazione alla vita pubblica. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, molto partecipato da cittadini e rappresentanti dei comitati e delle associazioni locali, abbiamo assistito da parte della maggioranza che amministra la città ad una netta presa di distanza dai propri concittadini sulle scelte da compiere e sulle modalità di condurre l’azione amministrativa. PenneSì ha chiesto che fosse ritirato il punto in discussione per affrontare la complessa problematica del rilancio del centro storico in maniera organica ed unitaria. Vanno infatti tenuti insieme i tanti tasselli che costituiscono il mosaico: dall’organizzazione degli spazi e della viabilità all’interno delle mura alle misure di compensazione per residenti ed operatori, dalla esenzione dei tributi locali per nuove attività e giovani alla promozione del territorio e dei suoi prodotti in funzione del turismo e dell’economia verde. Ciò che il sindaco Rocco D’Alfonso ed il segretario del PD Piero De Bonis faticano a voler comprendere è che i cittadini di Penne non protestano soltanto per gli ulteriori costi che l’amministrazione impone indistintamente a tutti, ma perché vedono che la città sta morendo e gli amministratori non intervengono per salvarla ma contribuiscono ad aggravarne le condizioni. Invece di sminuire l’azione positiva del Comitato “SOS Parcheggi” e le forze di opposizione, mancando di rispetto a tanti cittadini che vogliono partecipare e contribuire a migliorare la nostra città, il segretario del PD dovrebbe avere la pazienza e l’umiltà di ascoltare le ragioni degli altri e rendere trasparenti gli indirizzi che intende perseguire con la propria azione politica. L’amministrazione comunale dovrebbe spiegare, ad esempio, i motivi che hanno spinto la Giunta Municipale con la delibera n. 59 del 4 giugno 2013 ad individuare in via dei Lanaioli l’area su cui ricostruire la scuola “Mario Giardini” attualmente ubicata in via Caselli, oppure il motivo per il quale vengono discussi ed approvati in Consiglio Comunale provvedimenti del settore urbanistico che favoriscono lo sviluppo dell’edilizia all’esterno delle mura cittadine, mentre il centro storico andrebbe recuperato e rilanciato attraverso il riuso di tanti manufatti condannati al progressivo degrado».

PDL: ESPERIENZA D’ALFONSO CONCLUSA, TROPPI FOCOLAI DI PROTESTA. «Condanniamo l’attacco che il PD di Penne e il consigliere comunale, Daniele Toppeta, hanno perpetrato contro i comitati cittadini pennesi, impegnati a promuovere una città vivibile e accogliente, attraverso proposte e iniziative che il PDL reputa costruttive». Lo sostiene il coordinatore cittadino del PDL, Antonio Baldacchini, che replica al Partito democratico. «Chi propone o lavora seriamente per sostenere un progetto finalizzato a migliorare la vivibilità della città va ascoltato – incalza Baldacchini – e non può essere insultato o dileggiato. Il segretario del PD, Piero De Bonis, e il consigliere comunale Daniele Toppeta, hanno confuso il terreno del confronto democratico per un ring pugilistico. Bastava chiedere, invece, al sindaco PD di Pineto nonché Segretario del Cal per individuare la strada amminisrativa esatta per mantenere gratis i parcheggi. La realtà oggi è un’altra – aggiunge Baldacchini – se si sono costituiti comitati di cittadini che chiedono di cambiare o modificare un provvedimento amministrativo, utilizzando strumenti democratici a differenza di ciò che sostiene De Bonis, è evidente che l’azione dell’amministrazione comunale è sbagliata. Se ne faccia una ragione il sindaco Rocco D’Alfonso che non è abituato, forse, al confronto tra le parti. La verità è questa: la maggioranza di centrosinistra ha fallito su tutto e oggi l’intera città è stufa di continuare soltanto a subire scelte sbagliate e inopportune che penalizzano la comunità. Rocco D’Alfonso faccia una riflessione; lui e il PD sono finiti fuori strada».

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