Ospedale: Paolucci (PD) annuncia chiusura del punto nascita. Insorge Forza Italia

PENNE – Il destino del punto nascita dell’ospedale pennese San Massimo sembra essere appeso ad un filo.

La visita di ieri dell’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci ha confermato agli amministratori pennesi la concreta possibilità della chiusura del reparto materno infantile per effetto della riorganizzazione su base regionale di tutti i punti nascita esistenti. Secondo i parametri stabiliti dal Governo, in particolare quelli contenuti nel Decreto Fazio del 2011, in Abruzzo dovrebbero esserci dai 6 agli 8 punti nascita, mentre attualmente se ne contano 12. «Il taglio di quelli eccedenti, dipende solo in minima parte da volontà politiche», ha spiegato il sindaco Rocco D’Alfonso, «poiché è la legge a fissare i criteri più stringenti. In ogni caso, l’amministrazione si opporrà perché questo non avvenga, sarebbe un danno irreparabile per l’intero entroterra pescarese». In Abruzzo, come ha sottolineato l’assessore Paolucci, la situazione è ancora più complessa poiché bisogna ancora uscire dal commissariamento e dunque i piani di rientro, che prevedono drastici tagli in termini economici, sono più che mai rigidi. Ma l’assessore Paolucci non ha spento tutte le speranze dei cittadini dell’area vestina poiché la tempistica per attuare questo dispositivo governativo, qualora divenisse esecutivo, è molto lunga e in questo arco di tempo, la Regione uscendo dal commissariamento del comparto sanitario, potrebbe riacquisire importanti fondi da reinvestire sul territorio regionale. Intanto i dati che provengono dal reparto di maternità di Penne sono oltremodo confortanti, il trend delle nascite del 2014, rispetto agli stessi mesi del 2013, è in salita, si registrano fino alla fine di luglio, ben 60 parti in più.

FORZA ITALIA ACCUSA IL PD. «La passerella che ha fatto l’Assessore regionale Paolucci nell’ospedale di Penne rappresenta una beffa per la città: il fatto che voglia chiudere il punto nascita del nosocomio vestino soltanto per uscire dal commissariamento della sanità appare davvero crudele per l’area vestina, già penalizzato dal governo regionale di centrosinistra per l’estromissione di Penne dalla programmazione comunitaria 2014/2020 nonché per l’assenza di infrastrutture come la strada Mare-monti». Lo afferma in una nota il circolo cittadino di Forza Italia di Penne. «Fino a due mesi fa l’assessore Paolucci, in qualità di segretario cittadino del PD, sosteneva il potenziamento del nosocomio vestino, invece oggi viene a chiudere i reparti. Dov’è l’Abruzzo veloce e facile di Luciano D’Alfonso? Ad Atri – prosegue – il PD e il consigliere regionale Monticelli stanno costruendo barricate contro le scelte di Paolucci e D’Alfonso, a Penne invece si pontifica con le passerelle. Nei prossimi giorni – conclude il circolo di Forza Italia di Penne – presenteremo una mozione in consiglio comunale contro il depotenziamento dell’ospedale “San Massimo” e chiederemo ufficialmente alla città di mobilitarsi contro questa scelta del governo regionale».(

Claudia Ficcaglia

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