Ma si può sapere cosa fa il PD?

PARLANO I VENDOLIANI

Sinistra Ecologia Libertà: no a maggioranze variabili, ricostruiamo un nuovo centrosinistra per un futuro sereno.

Variabile come il clima di questo agosto pennese è apparsa negli ultimi mesi la maggioranza guidata dal sindaco Di Marcoberardino. I più importanti recenti provvedimenti amministrativi sono stati adottati con il voto favorevole prima dell’UDC (bilancio e consuntivo), poi dell’IDV (Piano Ringa), forze politiche che non si riconoscono componenti dell’attuale amministrazione.

 

La posizione del gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà sul bilancio consuntivo è stata quella di esprimere lealmente il voto favorevole nella consapevolezza che, grazie allo sforzo di tutte le componenti dell'amministrazione, è stato possibile rispettare dopo alcuni anni il patto di stabilità.

Abbiamo tuttavia sollevato alcune criticità tra le quali soprattutto quella legata alle problematiche del lavoro. Gli ultimi mesi del comune di Penne descrivono la storia di un occultamento, di una rimozione, di un progressivo slittamento dei sei precari che hanno collaborato con l'ente. Grazie a quella stessa invisibilità che adesso soffrono quei lavoratori si stanno studiando strategie feroci per far pagare per intero i costi di alcune scelte a chi è la prima vittima della crisi. Rinnoviamo quindi l'invito al sindaco ad intervenire immediatamente per fare di questo punto la stazione di partenza per imboccare un tragitto diverso, per imporre la centralità del lavoro sin da subito, per adottare tutte le strategie per fronteggiare in primis la stabilizzazione dei sei collaboratori precari di questo ente. Non possiamo uscire da questa storia facendo finta di niente e senza, soprattutto, restituire dignità a quei fantasmi. Sul tema del lavoro proponiamo per i prossimi giorni la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario aperto alle forza sindacali, alle organizzazioni dei datori di lavoro, ai cittadini.

Sul piano Ringa non abbiamo potuto esprimere il nostro voto in Consiglio Comunale per via dell'incompatibilità dei nostri consiglieri con alcuni residenti e proprietari dell'area oggetto dell'intervento. Non ci sottraiamo tuttavia ad un giudizio politico sul provvedimento adottato. Innanzitutto vi è una questione di metodo da affrontare: non abbiamo compreso la fretta, l'urgenza di adottare questo piano urbanistico in questi giorni ferragostani. A maggior ragione se si considera che si tratta della prima adozione del piano alla quale faranno seguito le eventuali osservazioni dei cittadini, la conferenza servizi tra gli enti coinvolti (tra cui la Sovrintendenza ai beni architettonici ed ambientali essendo l'area sottoposta a vincoli) ed un successivo passaggio consiliare. Si poteva riflettere di più e stimolare un confronto pubblico con i cittadini illustrando, magari anche attraverso l'ausilio di strumenti informatici, l'intervento proposto per la valorizzazione di un'area che ha radici storiche e sociali di fondamentale rilievo per la nostra città. Il provvedimento adottato appare molto simile a quello votato nel 2006 dalla giunta Fornarola con l'unica innovazione legata alla viabilità che viene riproposta nello stato di fatto attuale. Non c'è da parte di Sinistra Ecologia e Libertà un pregiudizio negativo quanto piuttosto un'esigenza di trasparenza e di condivisione che deve partire dai metodi per poi giungere ai contenuti. Il nostro impegno, su questa come su altre questioni urbanistiche, resta quello di valutare con attenzione tutti gli aspetti tecnici al fine di salvaguardare l'esclusiva finalità dell'interesse pubblico.

Sul piano politico si impone dunque la necessità di una riflessione che Sinistra Ecologia e Libertà ha posto da tempo, quantomeno dall’ottobre del 2009 nel momento in cui il sindaco ed il PD hanno deciso di costituire una giunta monocolore a seguito dell’abbandono di Andrea Marrone e delle dimissioni da assessore di Luigi D’Angelo. Ciò che preoccupa e che lascia a volte sconcertati è che un esecutivo a guida di un solo partito dovrebbe avere la capacità di dettare una linea, di esprimere una posizione chiara sulle questioni poste, sulle priorità delle decisioni da assumere. In realtà si assiste alla ormai nota politica del piccolo cabotaggio, delle decisioni rinviate, delle scelte giorno per giorno. La città invece richiede da noi amministratori la responsabilità ed il coraggio di provare a cambiare, ad innovare avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Abbiamo colto negli ultimi interventi di alcuni capigruppo in Consiglio Comunale dei forti segnali di apertura verso la ri-costruzione di una coalizione in grado di proporsi alle prossime elezioni cittadine. In particolare abbiamo apprezzato le parole del capogruppo dell’IDV Luigi D’Angelo di riaprire immediatamente un tavolo di lavoro tra forze politiche progressiste, categorie produttive, mondo del lavoro ed associazioni che abbiano come punto di riferimento l’elaborazione di un progetto politico di centrosinistra per Penne. Abbiamo ascoltato spunti interessanti su cui poter dialogare anche con la Federazione della Sinistra consapevoli della necessità di far emergere i punti di incontro piuttosto che le cose che ci dividono. In questo contesto stride la mancanza di proposta e di apertura al dialogo da parte del Partito Democratico da noi più volte sollecitato nelle sedi istituzionali ed in quelle politiche (anche provinciali). Torniamo quindi ancora una volta ad appellarci al PD ed ai suoi iscritti e simpatizzanti affinché si possa procedere anche a Penne, come già stanno facendo in altre realtà dove si voterà l’anno prossimo, a costruire quel laboratorio di idee da cui dovranno nei prossimi mesi scaturire programma e lista da presentare alla città e decidere sin da subito tempi e metodi per la scelta del candidato sindaco attraverso primarie di coalizione. L’occasione per la ripresa di un dialogo/confronto produttivo la presenta la prima Festa dell’area vestina di Sinistra Ecologia e Libertà che si terrà a Penne i prossimi 3-4-5 settembre in Largo San Francesco. Sarà l’occasione per tornare ad affrontare i problemi del lavoro, dell’ambiente e dello sviluppo del nostra territorio insieme ai cittadini per ritrovare per prima cosa il metodo della partecipazione e condivisione ed uscire dalla ambigua variabilità del clima e delle maggioranze.

Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo di Penne  

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