La crisi della politica, ecco i tirchi di palazzo

PENNE – Il PD di Penne batte cassa ai suoi eletti. Servono denari per pagare l’affitto della sede e finanziare l’attività politica comunale.

Il segretario cittadino dem, Giancarlo Malachi, ha certificato la crisi delle casse del Nazzareno pennese nel corso di un direttivo. Il problema è, dunque, incassare. Tra i tirchi di palazzo democrat ci sarebbe persino il primo cittadino, Rocco D’Alfonso, che non verserebbe da tempo quel 10 per cento della sua indennità (1.400 euro nette al mese) sul conto del partito. Chi sono gli eletti del PD? Oltre al primo cittadino, ci sono gli assessori, in regola con i versamenti, Ennio Napoletano, Gabriele Pasqualone, Valeria Di Luca e Margherita D’Agostino nonché il presidente del consiglio comunale Gabriele Vellante. C’è pure Enrico Nobilio, presidente della Sig Spa, carica considerata elettiva, che vola nel reame democrat. La crisi in effetti ha divorato e tolto risorse alla politica, che oggi soprattutto in periferia, soffre per mancanza di fondi. Solo alcuni mesi fa, infatti, parte dei candidati hanno pagato i conti della loro campagna elettorali del 2011: è il caso della lista civica “Penne Nuova” che, a causa dei mancati contributi promessi dal partito regionale (PDL), ha dovuto richiedere “extra” ai candidati (pochi, però) per saldare le vecchie pendenze ancora aperte con i fornitori (tipografie e affitti). A Loreto Aprutino, invece, toccherà all’ultimo segretario dei Ds, Barbara Rasetta, accollarsi le spese per l’affito della sede loretese del partito, mai pagati ai proprietari, che si sono rivolti a un giudice per avere ragione.

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